giovedì 20 maggio 2021

MI RILEGGO... (n.30) ("E ti vengo a cercare")


Non è vero che quando va via un personaggio noto, tempo la notizia, giusto qualche flashback, poi si torna al tedio dei soliti notiziari.
Accade pure che per tutto il giorno dal vuoto al susseguirsi di emozioni non ci sia tregua. E come per un'analisi di testo, si va nel profondo particolare, e si capisce molto di più.
Da oggi si allontana un'eco importante, un deciso riferimento all'umano bisogno di spiritualità.
Un versetto dal Siracide recita quanto la grandezza di un uomo sia visibile soprattutto alla Sua scomparsa.
Dipenderà da ciò che ha seminato, degno poi di essere coltivato per poter dar frutto.
Franco Battiato non c'è più, e non c'è persona oggi che non lo abbia citato, o voluto riascoltare quelle canzoni ricche di emozioni nel costante anelito al divino.
"Dio" non è mai nominato, eppure se ne sente la presenza per poter comprendere la propria essenza.
Dopo averlo cercato, pur essendogli sfuggito a tratti, infine lo trova nella particolare spiritualità che caratterizza le Sue canzoni.
Ora ha la spiegazione di tutto.
Alla "cura", alle ferite medicate dopo ogni caduta, al sostegno fino a quando non fu in grado di andare da solo.
Quando un musicista autentico muore, la Musica si vota all'eternità.
"Quando incontri qualcuno ricorda che è un incontro sacro.
Come lo vedi ti vedi,
Come lo tratti ti tratti,
Come lo pensi ti pensi.
Ricorda che attraverso di lui
o ti perderai o ti ritroverai"
- Franco Battiato -

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