mercoledì 19 maggio 2021

MI RILEGGO... (n.29) (Chi si (pre)occupa di Chi si prende cura?)


È un problema familiare, sociale, umano.
Chi si prende cura di qualcun altro non è considerato come si dovrebbe.
Non gli vengono riconosciuti ampiamente i diritti a livello lavorativo, soprattutto se lavoratore autonomo, in famiglia spesso ciò che fa è visto solo come un dovere, i Suoi momenti di sconforto segni di squilibrio.
E vorrei ben vedere... più che giustificati!
Allora dovrà pensarci da sé.
Stasera qualcuno mi ha detto...
Che fare, dico non ce la faccio più? Allora davvero non ce la farei, così metto insieme le poche forze e continuo.
Vero, però a tirar troppo la corda si sa poi come va a finire.
Qualche tempo fa mi capita sotto gli occhi questa cosa...
"Come colui che si prende cura di se stesso si prende cura degli altri?
Con la pratica e la meditazione.
E in che modo colui che si prende cura degli Altri si prende cura di se stesso?
Con la pazienza, con la compassione, con l'amore e con la solidarietà".
In altre parole... cercando di migliorarsi si può essere utili all'Altro, parente, amico, conoscente.
Sarà un semplice tentativo?
Di sicuro alcun delirio di superiorità ed onnipotenza.
Valido spunto di riflessione.
E in conclusione, non si può lasciar sola la persona che si prende cura, ha bisogno di aiuto anche Chi deve mostrarsi forte e sostenere.
Non sia sottovalutato il "dolore di riflesso".
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