venerdì 23 febbraio 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.30) (La Regolazione emotiva - parte terza)

LA TRISTEZZA È una delle emozioni più difficili da gestire. È l'emozione della Perdita. La morte di una persona cara e non solo. Il fallimento, una separazione, la mancata realizzazione di sé sono ugualmente una perdita. La morte che tocca da vicino sgomenta e sempre tanto, perché per alcuni cui nel tempo ci siamo affezionati, nel nostro immaginario quel tempo stesso si è fermato. Realizzare ciò che per fatto naturale succede è dura. Anche perché ogni volta si prende ulteriore consapevolezza. Non saremo mai pronti al "grande cambiamento". LA COLPA Altro non è che il giudizio morale dato a Noi stessi in quel contesto. A Chi non è mai capitato di sentirsi in colpa? Talvolta a ragione, altre volte senza motivo, senza aver fatto nulla di male. Comunque il senso di colpa non sempre è ritenuto negativo, è un sentimento che porta necessariamente a pensare e aiuta implicitamente a mantenere le relazioni umane. È stato chiesto allora Chi avesse mai provato il disagio per una colpa. Ovviamente le risposte sono state quasi tutte relative alla "malattia". La colpa di "dare fastidio" ai figli da parte soprattutto delle mamme, che più dei padri sentono l'onere e l'onore di essere "accudenti" a vita. La sensazione di una figlia e anche di un marito, convinti di non aver fatto abbastanza per i propri cari, probabilmente non considerando i limiti comuni ad ogni essere umano. Quando invece di certo hanno operato giorno per giorno, volta per volta secondo "il meglio del momento", e che altro non potevano fare, visto che tutto va come deve e ad un certo punto davvero non può essere diversamente. La soluzione per risollevarsi dal senso di colpa, elaborare ed uscire dal cerchio vizioso venuto a crearsi, è pensare che sicuramente ha fatto tutto quello che poteva, che altro non avrebbe potuto perché condizionato dal legame affettivo, dalla paura, ansia e timore di sbagliare.

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