martedì 30 giugno 2020

UN LIBRO NON PASSA COL TEMPO




Si legge sempre meno perché presi da tante distrazioni, non ultima la "cultura spicciola" che riempie gli occhi di immagini low cost ma non sazia la mente né placa il Cuore. Chi approccia comunque alla lettura con il libro adatto, si appassiona e magari non smette più, diventa dipendente anche a rischio di crisi d'astinenza. Ne so qualcosa perché a me è sempre piaciuto leggere, tanto che dall'età di sette anni in poi a Natale ricevevo in dono solo libri, che puntualmente finivo per Capodanno. E dal libro "Cuore" a "Piccole donne", passando per i romanzi di Giulio Verne, arrivò l'età della libera scelta, compresa quella dei libri, e cominciai a leggere di tutto, romanzi, poesie e saggi, questi un po' di meno, mentre in assoluto la mia passione furono e sono i testi teatrali. Mi torna in mente un personaggio di Ibsen, Nora, protagonista di "Casa di bambola". Lessi l'opera molto prima di ammalarmi, mi piacque, mi lasciò un senso di inquietudine "in attesa", come quando sentì odor di pioggia nell'aria, il cielo è sereno con le nubi all'orizzonte.
Ho riletto "Casa di bambola" subito dopo aver terminato le cure, lo rileggo ancora ogni tanto, e dall'inquietudine sono passata per il pianto, la ribellione... la consapevolezza. Quando si dice leggere come passatempo... un libro, quello giusto, fa quasi sempre da stimolo per "leggersi dentro", farsi domande e riuscire persino a darne le risposte, non importa se risulterà dolore, comunque sarà la catarsi che mancava.
Accade che la Vita ponga di fronte a prove che non avresti mai pensato, tanto le consideravi lontane e che avresti evitato anche a costo di grande fatica... Tu che credevi ogni facile cosa scontata, gratuita ed il resto che non fosse tale, impossibile.
Quando all'improvviso la realtà appare diversa, cominci a dubitare del ruolo, persino a provar nausea per ciò che un tempo dava piacere.
Ad un certo punto vorresti dire... basta!... cadere in un sonno profondo per risvegliarti dopo aver cancellato tutto. "Resettare" la propria vita e... ricominciare con tanto "spazio" nuovo da riempire, guardarsi allo specchio e vedere quello che si era sempre pensato, un'immagine che muta naturalmente per il passar del tempo e non per uno "scherzo" del destino.

Nessun commento:

Posta un commento