Il sondaggio che ho creato ieri è ancora aperto e lo sarà per un altro giorno ancora. E' nato da una provocazione, inteso ad esserlo a sua volta, perché tante volte ci facciamo vanto di qualcosa senza sapere bene che cosa sia né comprendendone il senso.
A due opzioni iniziali, da me proposte, se ne è aggiunta una terza, contenuta nell'ampia risposta di Alba Giordano. Preciso che la cosa non mi ha spiazzato perché me l'aspettavo, anzi speravo che arrivasse, pure alla lontana ed invece ecco l'esclamazione di vittoria cui Tutti dovrebbero ambire.
REAGIRE positivamente, e da qui scaturisce il resto. ASCOLTARE per dare aiuto e riceverne inconsapevolmente, poiché il Bene ha il dono della reciprocità. RACCONTARSI per dare sfogo al proprio dolore e cercare nell'Altro direttamente o meno, la risorsa che manca.
Tre proposte, come si può notare, imprenscindibili tra loro poiché a se stanti non hanno completa valenza, e poi scattano in automatico, come le camere intercomunicanti o le scatole cinesi, passaggi obbligati per giungere al buon esito.
L'interdipendenza del compito e quella del destino comune si unificano in quella sola della "reciprocità". Persone che condividendo un percorso comune, un vissuto di dolore si prefiggono di arrivare comunque ad un traguardo nel migliore modo possibile.
Per questo dovrebbero essere partecipi TUTTI INSIEME a qualsiasi momento, difficile o gioioso del singolo. E quel singolo di rimando, sentirsi "uno del Tutto", tra l'altro rivelando una "grande intelligenza" che erroneamente quasi limitiamo con la definizione, "bontà".
Ieri casualmente ma non troppo, ho incontrato di nuovo quel mio Amico dei tempi del liceo, che non avevo riconosciuto. Questa volta c'è stata una lunga chiacchierata tra Noi, lunga e molto edificante. Il saggio ragazzo di 48 anni fa è ora l'uomo maturo e ancor più sereno di quanto potessi immaginare.
Tra le altre cose, in riferimento alla mia attività in ospedale, mi ha riferito riguardo ad una teoria sulla stupidità umana, tratta da un libretto di un economista, Carlo Cipolla.
Gli uomini si dividono in... intelligenti, sprovveduti, banditi, e stupidi.
Gli Intelligenti facendo il bene altrui, lo fanno anche a se stessi, gli Sprovveduti fanno medesima cosa ma ci rimettono, i Banditi pensano solo a sé, gli Stupidi non fanno il bene e si ritrovano con un pugno di mosche in mano.
In quale di queste categorie potrebbero collocarsi coloro che tengono ben chiari idea e progetto dell'auto mutuo aiuto, dove ci collochiamo NOI, nello specifico assertori di aiuto gratuito?
A due opzioni iniziali, da me proposte, se ne è aggiunta una terza, contenuta nell'ampia risposta di Alba Giordano. Preciso che la cosa non mi ha spiazzato perché me l'aspettavo, anzi speravo che arrivasse, pure alla lontana ed invece ecco l'esclamazione di vittoria cui Tutti dovrebbero ambire.
REAGIRE positivamente, e da qui scaturisce il resto. ASCOLTARE per dare aiuto e riceverne inconsapevolmente, poiché il Bene ha il dono della reciprocità. RACCONTARSI per dare sfogo al proprio dolore e cercare nell'Altro direttamente o meno, la risorsa che manca.
Tre proposte, come si può notare, imprenscindibili tra loro poiché a se stanti non hanno completa valenza, e poi scattano in automatico, come le camere intercomunicanti o le scatole cinesi, passaggi obbligati per giungere al buon esito.
L'interdipendenza del compito e quella del destino comune si unificano in quella sola della "reciprocità". Persone che condividendo un percorso comune, un vissuto di dolore si prefiggono di arrivare comunque ad un traguardo nel migliore modo possibile.
Per questo dovrebbero essere partecipi TUTTI INSIEME a qualsiasi momento, difficile o gioioso del singolo. E quel singolo di rimando, sentirsi "uno del Tutto", tra l'altro rivelando una "grande intelligenza" che erroneamente quasi limitiamo con la definizione, "bontà".
Ieri casualmente ma non troppo, ho incontrato di nuovo quel mio Amico dei tempi del liceo, che non avevo riconosciuto. Questa volta c'è stata una lunga chiacchierata tra Noi, lunga e molto edificante. Il saggio ragazzo di 48 anni fa è ora l'uomo maturo e ancor più sereno di quanto potessi immaginare.
Tra le altre cose, in riferimento alla mia attività in ospedale, mi ha riferito riguardo ad una teoria sulla stupidità umana, tratta da un libretto di un economista, Carlo Cipolla.
Gli uomini si dividono in... intelligenti, sprovveduti, banditi, e stupidi.
Gli Intelligenti facendo il bene altrui, lo fanno anche a se stessi, gli Sprovveduti fanno medesima cosa ma ci rimettono, i Banditi pensano solo a sé, gli Stupidi non fanno il bene e si ritrovano con un pugno di mosche in mano.
In quale di queste categorie potrebbero collocarsi coloro che tengono ben chiari idea e progetto dell'auto mutuo aiuto, dove ci collochiamo NOI, nello specifico assertori di aiuto gratuito?
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