Ogni tanto torna a far parlare di sé la Pazienza, importante ed indispensabile compagna di ogni giorno, veste come seconda pelle, frena aggressività ed ira. Benedetta pazienza... se non ci fosse sarebbe il caos, intricate incomprensioni, una catena infinita di equivoci. E' una virtù, per dirla meglio forse una dote caratteriale, ce l'hai o non ce l'hai, ma è anche vero che col passare del tempo, a causa degli eventi e per esperienze infelici, c'è la possibile tendenza a perderla, non per sempre ma spesso pur se malvolentieri. E' ché qualcuno sempre ne approfitta, e a volte la pazienza sfugge anzi scappa, destando grande meraviglia. Ma come... proprio tu, sei così paziente!? Ah si, certo... lo ero, lo sono stata, qualche rara volta lo sono ancora ma a stento, perché se niente resta uguale ancor meno può esserlo la pazienza. Non resiste di fronte all'arroganza, alla prepotenza, al lamentarsi senza motivo, alla caparbia ignoranza che si veste di saccenza. Al sentirsi superiore a Tutti ed affermare che non è così, sei tu a non capire. Ecco a questo punto mi si perdonerà, ma davvero si rischia che io perda la pazienza. Perderla sul serio... perderla per sempre. Tanto da vergognarmene e voler tornare indietro per riprenderla in extremis. Quasi fosse portata via da una folata di vento, come un tulle leggero a coprire le altrui vergogne.
Così mi pento di aver perso le staffe, qualche passo indietro e sottovoce chiedo scusa, mentre mi perdono, pensando convinta si e no... sarà l'età.
Così mi pento di aver perso le staffe, qualche passo indietro e sottovoce chiedo scusa, mentre mi perdono, pensando convinta si e no... sarà l'età.
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