Sarò estremamente sincera. Quest'anno la conclusione delle feste arriva con un sospiro diverso, quasi di sollievo, forse per i cambiamenti, e un'ulteriore nuova consapevolezza acquisita in modo repentino, in un certo senso traumatico.
Tiro le somme con grande fatica come sempre in certi giorni. Quando le ore si sono susseguite in rapida e varia successione, insomma quando la giornata non è stata affatto piatta.
Quante cose ho fatto oggi?
Quante parole messe insieme a mo' di sfogo, opinione o invettiva ho ascoltato?
E quante poi ho colto in me e avrei voluto tanto non fossero espressione di un mio pensiero.
Già... le feste stanno per terminare, chiudiamo delle parentesi, si riprende il "discorso" di sempre. Niente di che, paragrafi di storia normale che contemporaneamente si avvicendano. Eppure... con uno sguardo al tempo passato, pare come fossi rincorsa dal Tempo stesso.
Mia figlia è partita stamattina... e stavolta mi dispiace più delle altre. Mi sento "orfana" di lei, come quel giorno che partì per cercare la Sua strada e da allora in poi tanto faticò. Adesso per quella si è appena avviata, scoprendo che c'è pure altro con cui poter riempire la vita, e d'altra parte non si può farlo con chiunque e qualunque cosa.
Noi due siamo caratterialmente diverse, ma sotto alcuni aspetti tanto simili da opporci come due poli uguali di una calamita. Pensiamo troppo, siamo troppo sensibili, avvertiamo troppo le tensioni altrui e le facciamo nostre, così da soffrire per ciò che non ci riguarda. Non ci limitiamo a guardare, e con enfasi interiore viviamo i vari passaggi. Stizzite e pure addolorate, ma con la forza di sperare e ricominciare.
Siamo diverse, dicevo ma entrambe vorremmo quiete e niente altro. Ogni tassello più o meno al suo posto, e la libertà di esprimerci come ci pare, piangere e immediatamente sorridere senza per questo essere oggetto di giudizio.
Tutto a prescindere.
Ora siamo di nuovo lontane, e personalmente mi rammarico per non aver potuto godere in pieno di questi giorni di vacanza. Responsabilità...? Altrui, forse... di entrambe, in parte perché non è stata colta l'ennesima opportunità. Qualcosa però sta cambiando. Parole condivise in modo accorato tra Noi hanno toccato le corde giuste.
Per questo a poco a poco riprenderò ciò che ho perso. Queste poche settimane o qualche giorno. Non so. Alcune note stonate di una falsa melodia ancora mi portano lontano, ma tornando indietro sui miei passi, sono certa, riprenderò la via.
Tiro le somme con grande fatica come sempre in certi giorni. Quando le ore si sono susseguite in rapida e varia successione, insomma quando la giornata non è stata affatto piatta.
Quante cose ho fatto oggi?
Quante parole messe insieme a mo' di sfogo, opinione o invettiva ho ascoltato?
E quante poi ho colto in me e avrei voluto tanto non fossero espressione di un mio pensiero.
Già... le feste stanno per terminare, chiudiamo delle parentesi, si riprende il "discorso" di sempre. Niente di che, paragrafi di storia normale che contemporaneamente si avvicendano. Eppure... con uno sguardo al tempo passato, pare come fossi rincorsa dal Tempo stesso.
Mia figlia è partita stamattina... e stavolta mi dispiace più delle altre. Mi sento "orfana" di lei, come quel giorno che partì per cercare la Sua strada e da allora in poi tanto faticò. Adesso per quella si è appena avviata, scoprendo che c'è pure altro con cui poter riempire la vita, e d'altra parte non si può farlo con chiunque e qualunque cosa.
Noi due siamo caratterialmente diverse, ma sotto alcuni aspetti tanto simili da opporci come due poli uguali di una calamita. Pensiamo troppo, siamo troppo sensibili, avvertiamo troppo le tensioni altrui e le facciamo nostre, così da soffrire per ciò che non ci riguarda. Non ci limitiamo a guardare, e con enfasi interiore viviamo i vari passaggi. Stizzite e pure addolorate, ma con la forza di sperare e ricominciare.
Siamo diverse, dicevo ma entrambe vorremmo quiete e niente altro. Ogni tassello più o meno al suo posto, e la libertà di esprimerci come ci pare, piangere e immediatamente sorridere senza per questo essere oggetto di giudizio.
Tutto a prescindere.
Ora siamo di nuovo lontane, e personalmente mi rammarico per non aver potuto godere in pieno di questi giorni di vacanza. Responsabilità...? Altrui, forse... di entrambe, in parte perché non è stata colta l'ennesima opportunità. Qualcosa però sta cambiando. Parole condivise in modo accorato tra Noi hanno toccato le corde giuste.
Per questo a poco a poco riprenderò ciò che ho perso. Queste poche settimane o qualche giorno. Non so. Alcune note stonate di una falsa melodia ancora mi portano lontano, ma tornando indietro sui miei passi, sono certa, riprenderò la via.
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