giovedì 26 febbraio 2015

DEDICATO A... UNA MAMMA SPECIALE

Emoticon heart 
Non so perché stasera mi è venuta questa idea, dedicare i pensieri della buonanotte a "una mamma speciale", non una nello specifico ma alla simbolica che vive la particolare condizione del dolore "contro natura". Perdere un figlio.
Non lo so perché, anzi per il mio stato d'animo ricorrente in questi ultimi tempi, avrei dovuto evitarlo. Ma tant'è così... che sempre mi arrivi un segno o l'occasione ed io non possa esimermi, a riprova ulteriore che se per il momento l'ho scampata, un motivo c'è... gettare un sasso nello stagno perché onde concentriche creino un certo movimento, e poi coraggiosamente non nascondermi e restare a guardare.
Se ancora fosse qui, oggi sarebbe stato il compleanno di una delle mie sorelle, di tre anni più piccola di me. Ormai dal giorno che non è più sono davvero tanti anni... Lei ne aveva solo otto quando si ammalò e nel giro di dieci giorni volò via a causa di un male per cui attualmente non si muore più.
Il dolore di quella perdita fu devastante per l'intera famiglia, ma per mia madre che allora aveva 31 anni decretò il seguito di un'esistenza con salute cagionevole e innumerevoli malanni.
Non volle vederla morta... non partecipò neppure ai funerali... per dieci giorni restò muta e impassibile, raccolta in se stessa. Poi scattò la ribellione, il pianto, le imprecazioni... i "se".
Se... non avesse fatto quel maledetto vaccino...
Se... il medico avesse capito subito la "cosa"...
Se... non l'avessero sedata per sottoporla all'elettroencefalogramma... forse non si sarebbe addormentata per sempre.
Continuamente si arrovellava e piangeva... fissava un punto nel vuoto e subito dopo ricominciava... quasi non ci guardava più, aveva paura di farlo perché temeva di perderli tutti i Suoi figli.
A noi pensava la nonna... e fu proprio la nonna che un giorno la prese per le spalle e con violenza cercò di farla tornare in sé...
Hai un marito, altri figli... devi smetterla! Falla andare in pace...
Mia madre tornò piano piano ad essere la mamma di sempre, e prese a ricordare la Sua "piccola" con nostalgia, qualche lacrima e cento sorrisi pensando ai numerosi episodi di marachelle e ai saggi discorsi, così particolari per una bambina di otto anni... un breve percorso ma pure il "concentrato" di una vita intera. Il vuoto comunque non fu mai colmato.
La Madre che perde un figlio muore Lei stessa di una parte. Non ha più senso nulla, si sente derubata, uccisa... sfoga dolore, rabbia... cade sotto il dolore e su di esso si rialza per colpire, non sa dove non sa chi. Arriva persino a Dio, se la prende con LUI che "permette" tanta sofferenza. Ma LUI capirà... perché è Padre.
Ieri ho sentito la sorella di un'Amica, scomparsa di recente. Questa aveva 45 anni. Ho chiesto della loro madre di 94 anni...
Mamma non accetta questa situazione, se la prende con Dio perché le ha fatto questo "sgarro"... l'ultima dei Suoi figli, la "cucciola" da sempre... ma perché?
Si facesse vivo una buona volta per dare una risposta...
Ma forse a quella mamma così avanti negli anni, non basterebbe neppure. Non doveva essere Lei a piangere...
Eppure la Vita continua a... fluire, e questa pare un'ulteriore ingiustizia.Tutto aveva da fermarsi, ma nella logica normale delle cose non può essere.
Così passa il tempo, e tra alti e bassi poco o niente cambia in un Cuore devastato.
Anche se quella "vita", innaturalmente continua il suo percorso.

2 commenti:

  1. Non ci voglio nemmeno pensare, un dolore che nessuno dovrebbe provare, ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non per niente è detto... "contro natura".
      Un abbraccio...

      Mary

      Elimina