Come è tardi stasera... ma quanta emozione sento intorno e pure in me, che di questa imprevedibile realtà faccio parte.
Saremo famosi da stasera in poi?... chissà, di certo altri, che non siano mariti, mogli, figli e parenti vari, sapranno che esistono dei "pionieri" coraggiosi e un po' folli che sorridenti sfidano ciò che li colpì, sicuri di vincere o almeno non arrendersi fino alla fine.
La trasmissione che doveva presentare il G.A.M.A. ONLUS ONCOLOGICO stasera è andata in onda, e per come la pensiamo Noi che siamo grandi nel Nostro piccolo... è stato un successo.
E piano, piano veniamo fuori allo scoperto...
...chissà che cosa ne uscirà, ci chiedevamo , passando dal "timore di..." all' "euforia per...", entrambi a stento contenuti nell'incessante tentativo di fare quel salto di qualità che mancava.
Non è trascorso ancora un anno dal convegno che ci permise di affacciarci timidamente, osservati... scrutati tra mille perplessità. In quell'occasione fu presentato il libro narrante l'esperienza del gruppo ai suoi esordi... "Un pezzo di strada insieme", il titolo, e suonava subito come incoraggiamento, un invito a non isolarsi, non rifiutare l'aiuto offerto, anzi a cercarlo perché INSIEME SI PUO'... INSIEME E' MEGLIO.
Non erano mancati i saluti delle Autorità, tutte quelle in cui confidavamo per un riconoscimento, poi l'intervento centrale, il più importante del Nostro facilitatore che ha ideato, creato e fortemente voluto il gruppo e in esso continua a... credere senza mai risparmiarsi, e infine le "esperienze" di alcuni di Noi, in varie fasi della malattia.
Chiesero anche a me di intervenire nella veste di... "guaritrice ferita".
Non sono più la "timidona" di un tempo, ma parlare ad un pubblico mi spaventava un po'.
E se mi fossi impappinata? Avrei presentato male ciò che sentivo appartenermi quanto la vita stessa... se non di più.
Quella sera comunque andò bene a me come per tutto il resto, e cominciò ad essere colmato quel bisogno comune di farsi vedere così come si appare... col sorriso e la vita di sempre... in tutto e per tutto uguali agli altri.
Per Noi che all'improvviso si era stravolta l'esistenza non cambiava nulla, se non la forza e la capacità di rialzarci ogni volta con grinta maggiore.
Farlo poi con Chi è sulla stessa via in salita sarebbe stato ancora meglio, perché condivisi peso e fatica.
Saremo famosi da stasera in poi?... chissà, di certo altri, che non siano mariti, mogli, figli e parenti vari, sapranno che esistono dei "pionieri" coraggiosi e un po' folli che sorridenti sfidano ciò che li colpì, sicuri di vincere o almeno non arrendersi fino alla fine.
La trasmissione che doveva presentare il G.A.M.A. ONLUS ONCOLOGICO stasera è andata in onda, e per come la pensiamo Noi che siamo grandi nel Nostro piccolo... è stato un successo.
E piano, piano veniamo fuori allo scoperto...
...chissà che cosa ne uscirà, ci chiedevamo , passando dal "timore di..." all' "euforia per...", entrambi a stento contenuti nell'incessante tentativo di fare quel salto di qualità che mancava.
Non è trascorso ancora un anno dal convegno che ci permise di affacciarci timidamente, osservati... scrutati tra mille perplessità. In quell'occasione fu presentato il libro narrante l'esperienza del gruppo ai suoi esordi... "Un pezzo di strada insieme", il titolo, e suonava subito come incoraggiamento, un invito a non isolarsi, non rifiutare l'aiuto offerto, anzi a cercarlo perché INSIEME SI PUO'... INSIEME E' MEGLIO.
Non erano mancati i saluti delle Autorità, tutte quelle in cui confidavamo per un riconoscimento, poi l'intervento centrale, il più importante del Nostro facilitatore che ha ideato, creato e fortemente voluto il gruppo e in esso continua a... credere senza mai risparmiarsi, e infine le "esperienze" di alcuni di Noi, in varie fasi della malattia.
Chiesero anche a me di intervenire nella veste di... "guaritrice ferita".
Non sono più la "timidona" di un tempo, ma parlare ad un pubblico mi spaventava un po'.
E se mi fossi impappinata? Avrei presentato male ciò che sentivo appartenermi quanto la vita stessa... se non di più.
Quella sera comunque andò bene a me come per tutto il resto, e cominciò ad essere colmato quel bisogno comune di farsi vedere così come si appare... col sorriso e la vita di sempre... in tutto e per tutto uguali agli altri.
Per Noi che all'improvviso si era stravolta l'esistenza non cambiava nulla, se non la forza e la capacità di rialzarci ogni volta con grinta maggiore.
Farlo poi con Chi è sulla stessa via in salita sarebbe stato ancora meglio, perché condivisi peso e fatica.
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