Emoticon heart
Ho incontrato stamane un'Amica che ha terminato la sua esperienza con la chemio la scorsa settimana. Era in ospedale per una visita cardiologica...
"Sai... tra le altre cose c'è anche questo che mi porto dietro per familiarità, il rischio cardiovascolare. All'ultima visita non c'era nulla, ora devo sottopormi alla TAC di controllo e quindi pure all'elettrocardiogramma. Approfitto così per una visita completa. Devo confessarti che ho dei sintomi mai avuti..."
Era dubbiosa e intimidita... è stato spontaneo e immediato rassicurarla...
"I farmaci chemioterapici non sono certo acqua fresca e quasi tutti invece, più o meno cardiotossici...", non mi ha fatto continuare e ha preso per buona anzi certa, la mia replica. Subito le si è aperto un ampio sorriso.
La speranza in una quindicina di parole... e quei sintomi nuovi e strani presto dimenticati.
Sono tornata quindi a casa... oggi in autobus, con più tempo a disposizione per pensare e... ricordare.
Ricordare ad esempio uno dei soliti appuntamenti, l'ecografia addominale, e già questo basterebbe per caricare d'ansia, se a ciò poi si aggiunge qualche piccolo disturbo, si capirà bene quanto essa possa raddoppiare o addirittura crescere in modo esponenziale.
Un tempo sarei andata oltre, e non c'avrei pensato più di tanto, ma ora no, non posso e "i piccoli" disturbi che puntualmente si ripresentano ogni volta, ne sono la prova.
Così ancora confido in Lui e vivo fiduciosa.
Comunque vada sarà un successo... mi ritornano le parole di mia madre... Lei, lo so sta sempre accanto e mi aiuta, mi prende in braccio come quando ero piccola ed io non ho paura. Anche se pensierosa vivo quei giorni di festa... se ci sono... che precedono l'esame, anche se resto a dieta per tre giorni sempre in vista dello stesso.
Con l'Amore della mia Vita organizziamo una cenetta a base di pastina col parmigiano e omogenizzato di mela, e siamo contenti. Perché per Noi è festa se possiamo condividere qualsiasi cosa, da una pietanza insipida a un piatto elaborato, passando pure attraverso una sfuriata. C'è spazio anche per quella e Tutto va bene se si è insieme, è "vita condivisa".
E penso con stima e affetto a Chi mi ha curato con la terapia della "normalità", sorrisi ed occhiatacce, rimproveri ed elogi... perché tutto serve a far sembrare normale ciò che non lo è, e pure spaventa.
Non si è umani solo ad elargire carezze, ma mostrando chiaramente che poco o nulla è cambiato, perché intanto la vita può anzi deve continuare come prima.
L'umanità è una vera e propria terapia per questo tipo di male, lenisce l'anima ma potenzia anche le cure vere e proprie, perché infonde fiducia e riporta a galla la sicurezza.
Ora sta per concludersi questa giornata un po' così... come le altre ma strana, un tantino sotto tono ma con la volontà riportata ad essere accettabile.
I pensieri l'hanno fatta da padroni, ogni tanto hanno accelerato il mio cuore, ma non sono riusciti a coprire la mia voglia di vita, di esserci perché... HO SEMPRE PIU' TANTO DA FARE.
"Sai... tra le altre cose c'è anche questo che mi porto dietro per familiarità, il rischio cardiovascolare. All'ultima visita non c'era nulla, ora devo sottopormi alla TAC di controllo e quindi pure all'elettrocardiogramma. Approfitto così per una visita completa. Devo confessarti che ho dei sintomi mai avuti..."
Era dubbiosa e intimidita... è stato spontaneo e immediato rassicurarla...
"I farmaci chemioterapici non sono certo acqua fresca e quasi tutti invece, più o meno cardiotossici...", non mi ha fatto continuare e ha preso per buona anzi certa, la mia replica. Subito le si è aperto un ampio sorriso.
La speranza in una quindicina di parole... e quei sintomi nuovi e strani presto dimenticati.
Sono tornata quindi a casa... oggi in autobus, con più tempo a disposizione per pensare e... ricordare.
Ricordare ad esempio uno dei soliti appuntamenti, l'ecografia addominale, e già questo basterebbe per caricare d'ansia, se a ciò poi si aggiunge qualche piccolo disturbo, si capirà bene quanto essa possa raddoppiare o addirittura crescere in modo esponenziale.
Un tempo sarei andata oltre, e non c'avrei pensato più di tanto, ma ora no, non posso e "i piccoli" disturbi che puntualmente si ripresentano ogni volta, ne sono la prova.
Così ancora confido in Lui e vivo fiduciosa.
Comunque vada sarà un successo... mi ritornano le parole di mia madre... Lei, lo so sta sempre accanto e mi aiuta, mi prende in braccio come quando ero piccola ed io non ho paura. Anche se pensierosa vivo quei giorni di festa... se ci sono... che precedono l'esame, anche se resto a dieta per tre giorni sempre in vista dello stesso.
Con l'Amore della mia Vita organizziamo una cenetta a base di pastina col parmigiano e omogenizzato di mela, e siamo contenti. Perché per Noi è festa se possiamo condividere qualsiasi cosa, da una pietanza insipida a un piatto elaborato, passando pure attraverso una sfuriata. C'è spazio anche per quella e Tutto va bene se si è insieme, è "vita condivisa".
E penso con stima e affetto a Chi mi ha curato con la terapia della "normalità", sorrisi ed occhiatacce, rimproveri ed elogi... perché tutto serve a far sembrare normale ciò che non lo è, e pure spaventa.
Non si è umani solo ad elargire carezze, ma mostrando chiaramente che poco o nulla è cambiato, perché intanto la vita può anzi deve continuare come prima.
L'umanità è una vera e propria terapia per questo tipo di male, lenisce l'anima ma potenzia anche le cure vere e proprie, perché infonde fiducia e riporta a galla la sicurezza.
Ora sta per concludersi questa giornata un po' così... come le altre ma strana, un tantino sotto tono ma con la volontà riportata ad essere accettabile.
I pensieri l'hanno fatta da padroni, ogni tanto hanno accelerato il mio cuore, ma non sono riusciti a coprire la mia voglia di vita, di esserci perché... HO SEMPRE PIU' TANTO DA FARE.
La tua voglia di vita... Bellissimo pensiero cara ♥♥♥
RispondiEliminaCiao, Annamaria... grazie.
EliminaMary