sabato 28 febbraio 2015

MAI ORFANA DI LEI

Emoticon heart 

E oggi della mia Mamma sarebbe stato il compleanno...
Stanotte ho chiuso gli occhi pensando a Lei, li ho riaperti... pensando sempre a Lei.
E come era mia abitudine per prima cosa... gli auguri. Ma ho potuto solo immaginare... qualcosa ho detto o meglio scritto... poi se l'è portato via il vento.
C'ho pensato ancora mentre andavo in ospedale, eppure è già da un po' che parlavo di Lei, guardandone le foto.
Un dono insolito... dilungato nel tempo.
Doveva essere così.
Ha voluto che la pensassi in anticipo... come è sempre stato, quando già molti giorni prima ci mettevamo "in armonia" per la Sua festa. Quest'anno non poteva essere diverso, venir meno all'appuntamento sarebbe stato davvero troppo triste. Come fosse... morta, ma morta davvero perché la figura senza contorni, il suono della voce lontana sarebbero scivolati sempre più nella confusione e nel silenzio, fino a sparire nei ricordi sbiaditi dal tempo.
E questo non è... di Lei manca la fisicità ma tutto il resto è vivo e presente. Come fosse viva.
E se la Mamma fosse stata ancora in vita... lei sì, avrebbe continuato a... capirmi.
Perché lo aveva sempre fatto, e d'altra parte, straordinariamente riusciva ad entrare nell'animo di ognuno e sapeva porgersi solo nella maniera appropriata. Con Noi figli... pur trattando tutti in modo uguale, si rapportava diversamente secondo il carattere e le situazioni... e non sbagliava mai.
Lei avrebbe continuato a... capirmi perché come me aveva vissuto una situazione estrema e tante volte si era sentita come mi sento io... in certi momenti... quando il vissuto pesa e la forza viene meno.
Allora spazientita replicava, proprio come me... "Ma insomma... pensate che mi è venuto il raffreddore?"
E allora chi era intorno si guardava accanto, e così in un susseguirsi silenzioso e incomprensibile, visto che Tutti erano nel torto e Lei, come sempre aveva fatto centro.
Quando dieci anni fa venne a mancare e ancor di più con l'arrivo del tumore, all'improvviso mi ero sentita orfana.
IO...donna adulta, avevo una casa e una famiglia tutta mia, ma non più un punto di riferimento. Da sempre i nostri rapporti erano stati in perfetta sintonia, solo un po' "nebulosi" durante l'adolescenza per un silente conflitto generazionale e una naturale rivalità madre-figlia, tipica di quell'età.
Tutto si era risolto in breve tempo e Lei per gli anni a venire fu per me stimolo... aiuto... conforto.
Non è "privilegio" unico di "figli piccoli" sentirsi orfani...
Ed io, avendo perso la Mamma, potevo esser priva di tale privilegio?
No, non si può... nemmeno da "figli adulti"...
Da "Non vi lascerò orfani" di Daria Bignardi
... Non posso pensarla a lungo. Mi manca. Devo costruire una distanza di parole che tengano a bada le emozioni.
Se mi distraggo, se non sto attenta, la sua mancanza m'investe come un'ondata di caldo o una musica improvvisa. Sovrappensiero spruzzo un profumo che mi ha regalato, il suo regalo di Natale, e improvvisamente lei è lì...
Così è anche per me...
Ora sempre più spesso amo dare a me stessa l'illusione di sentire forte la Sua presenza, così guardo le mie mani con l'età sempre più simili alle sue, e poi ripeto a mezza voce la frase con cui si annunciava al telefono... "Pronto, che stajie facenn?( che cosa stai facendo)"
E sono brividi di gioia e calore di carezze.
Non sarò mai orfana di Lei.

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