giovedì 19 febbraio 2015

SAGGI E SALDI AL PRESENTE


Emoticon heart 
Un giorno dopo l'altro vivo il mio presente, e me lo godo tutto. Alla luce di un passato dapprima in ombra e poi all'improvviso fattosi luminoso come a mezzogiorno per un fulmine, che sentivo prima o poi sarebbe arrivato.
Non può essere sempre sereno.
E me lo godo il mio presente pur tra alti e bassi, con qualche pensiero fuori posto subito però soppiantato dalla gioia di un altro progetto, nuove conoscenze... una sicurezza in crescendo.
E domani?... passerà una notte o forse due o tre, e arriverà e sarà quel che è, perché allora diventerà il "nuovo presente".
Mi è capitata sotto gli occhi una lirica di Pablo Neruda... Ode al Presente. L'ho letta tutta e ne ho tratto alcuni versi da condividere. Sono particolarmente significativi...
Piano, un passo alla volta... consapevoli e realisti. Sempre avanti nella concretezza del presente, lasciando andare le "nuvole" del passato. Salire in alto con la giusta fatica, quel tanto che permette di allungare una mano e cogliere la "propria mela", il presente.
Perché... la mela? Essa simboleggia la saggezza, occorre non perderla, al contrario serve darle valore, lustrarla e mantenerla viva. Poi, forte di essa, incamminarsi lungo il presente che tale resterà finché si è in vita.
"...sali
nel presente.
gradino
dopo gradino,
fermi
i piedi sopra il legno
del presente,
verso l'alto,
verso l'alto,
non molto in alto,
soltanto
fin dove tu possa
riparare
le grondaie
del tetto,
non molto in alto,
non andartene in cielo,
raggiungi
le mele,
non le nuvole,
quelle
lasciale
andare per il cielo, andare
verso il passato.
Tu
sei
il tuo presente,
la tua mela:
prendila
dal tuo albero,
innalzala
nella tua
mano,
brilla
come una stella,
toccala,
addentala e incamminati
fischiettando per strada".
Accolgo l'alternanza dei momenti della vita con amore incondizionato per me stessa e le persone che mi sono vicine, sapendo che sono realmente viva solo nel momento presente.
Volli proteggere i miei cari affinché il dolore fosse superabile e non devastante... e così "curai" anche me stessa, vivendo quel presente reso a mia misura, abbassando i livelli degli ostacoli, ricavando il meglio dalle pause tra una prova e l'altra.
Era l'Adesso del momento da vivere. Il futuro?
Solo una proiezione che non esisteva ancora.

1 commento:

  1. Neruda purtroppo lo conosco poco, ma questa Ode al presente è molto bella

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