lunedì 10 giugno 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n. 38) (Per tutte le volte che...)

... mi son sentita ripetere... Andare sistematicamente in ospedale, chi te lo fa fare?...
ho capito come avrei vissuto il tempo in più concesso. Innanzitutto per gratitudine e con serietà in ogni impegno, e coerenza, estrema a costo di sofferenza. E dopo anni, ancora... ... ma Chi te lo fa fare. È sufficiente che ti fai vedere ogni tanto, poi delega. Pensa alla salute, non ti è bastato ciò che hai vissuto? Stai a casa, o riposa, o... prega! Ecco si, prega. Serve sempre. Io prego ma faccio anche altro, non mi lavo la coscienza per mantenere le mani pulite, me le sporco e stranamente poi mi guardo allo specchio e trovo riflessa la trasparenza della mia coscienza. Una caramella, un fiocchetto colorato, un sorriso... e mi pare aver donato il mondo intero... Grazie... sei molto gentile, ci coccoli, fai sentire bene. Per così poco!?... penso, poi rifletto e trovo l'affermazione in fondo giusta. Quei minuti trascorsi lentamente costituiscono una "cura" in più... un accudimento tenero, tanto simile a quello dedicato ad un bambino piccolo che ne ha bisogno per crescere e poi trovare "armoniosa autonomia". Bella spiegazione ho trovato... mi ripeto soddisfatta mentre col mio sacchetto vado da una stanza all'altra, devo spesso darmene una per motivare ciò che faccio, e in un certo senso approvarmi. Non sono perfetta ma cerco di fare il mio meglio... non ho titoli né lauree... Per fare quello che fai tu, i titoli non servono... basta il Cuore. Mi disse un giorno una persona... Sai come si dice... è il bidello ad aprire la scuola, e poi tutto si mette in moto. Andai via con queste parole che "scorrevano" in mente. Poi le fissai su un foglio, perché fossero per sempre la mia motivazione. Aprire le braccia per accogliere, stringere ed aiutare.

1 commento:

  1. Accogliere sempre. Fa bene a te coma anche all'altro. Grazie Mary. I tuoi profondi pensieri sono stupendi.

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