martedì 4 giugno 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.32) (Autostima... questa sconosciuta)

Detto da me, sembrerebbe strano, eppure ci fu un momento... quel momento che tanto mi costò. Oggi ho avuto una conversazione telefonica che mi ha riportato indietro nel tempo, ai miei vent'anni. È incredibile. Epoche diverse ma situazioni e stati d'animo assai simili. Sentirsi bloccati, sempre secondi, convinti di essere delusione per tutti. “Se cresci senza nessuno che ti dica che sei bello o che sei bravo, senza una parola di conforto che ti rassicuri dandoti il tuo posto al sole nel mondo, niente sarà mai abbastanza per ripagarti di quel silenzio. Dentro resterai sempre un bambino affamato di gentilezza, che si sente brutto, incapace e manchevole, qualsiasi cosa accada. E non importa se, nel frattempo, sei diventato la più bella delle creature.” - Ferzan Ozpetek - L'Autostima non è un bene in dotazione, la si costruisce passo dopo passo, sin dai primi giorni di vita e ha a che fare, soprattutto con il rapporto instaurato dai genitori, con la loro capacità di infondere sicurezza e fiducia. Un bambino si basa solo su criteri esterni per confermare il proprio valore. Si aspetta che siano le persone più vicine, genitori, nonni, insegnanti a dimostrare gentilmente amore e approvazione. Benedetta autostima, va coltivata è vero, ma occorre pure che qualcuno il seme l'abbia posto, protetto... accarezzato. Racconto un po' di me... Diligente e studiosa con ottimi risultati fino all'ultimo anno di liceo, quando portavo a casa un bel voto forse mi avrebbe fatto bene qualche elogio in più, invece andavo avanti da sola, vivendo di rendita. Secondo il pensiero di mio padre, ogni volta facevo appena la metà del mio dovere. Così cercai di fare in fretta l'altra metà, concludere, ma senza luce, calore mi persi nell'errata convinzione che mai sarei diventata ad "alto fusto". Il resto è noto, come lo è altrettanto che sono qui, e dopo tante occasioni perse e inutile sofferenza, ho compreso che avrei dovuto ad un certo punto rendermi autonoma dal modello paterno. Oggi posso dire di essermi riscattata da quella parte di passato che tanto mi costò. Soprattutto ne ho guadagnato in gentilezza, perché se vero è che ne dono tanto, lo è altresì che ne ricevo altrettanto.

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