venerdì 7 giugno 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.35) (Un sorso d'acqua e una boccata d'aria fresca)

Un sorso d'acqua e una boccata d'aria appena fuori sul balcone, nel pigro andare della sera, dopo che ho ripreso a sfaccendare. Il tempo scandisce le Nostre vite che si intrecciano con quelle altrui, ed è inevitabile risentirne perché siamo tutti insieme parte dello stesso universo. Vicende si alternano ad eventi, come querce o fuscelli battuti dal vento ne restiamo in mezzo, frastornati ci ritroviamo interi. C'è poco da mostrarsi diversi. Un sorso d'acqua fresca porta ristoro, e quiete nel fluttuare di stati d'animo contrastanti. Sei stanca? Mio marito conosce bene reazioni e atteggiamenti che mi appartengono, eppure mi fa sempre la stessa domanda. Un po'... rispondo... ma più che stanca, sono in affanno, perché temo di perdere parte del tempo che mi spetta. Una porzione minima della giornata per raccogliere i pensieri, trarne emozioni e farne risorse, e poi riflettere sul momento presente. Ascolto tante storie, sono stralci di vita vissuta, emozioni e sentimenti. Chi racconta si sofferma sul presente di dolore, fa poco riferimento al passato se non con vivo rimpianto. Questo non l'ho mai fatto, perché per me avrebbe significato soffrire di più per quello che stavo vivendo, preferivo invece cogliere "gli sprazzi". La normalità al momento per me è un po' complicata, si tratta di adattarsi, ovviamente ci sto riuscendo, ma procedo a piccoli passi per non perdere equilibrio e motivazioni, e va bene cosi. Per fortuna ho anche altro. Nuove conoscenze, dimostrazioni d'affetto non scontato, stima inaspettata. Gioia sotto mentite spoglie, colta da un altro punto di vista. Perché la gioia è un dato oggettivo, non passa mai, come il sole è solo a tratti offuscata. Bisogna solo esserne convinti, tutto qua. Quindi, facendo il punto della situazione. Sei gatti e un cane da accudire, un marito e un figlio cui pensare, una figlia lontana sempre nei pensieri, e poi quella gioia che si trasforma in energia... che altro desiderare? Non posso, non devo lamentarmi.

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