Nessuno ci crederà, ma ad Alberobello non ero mai stata. L'avevo vista in cartolina sotto il sole cocente d'estate, coi mandorli in fiore, i trulli innevati, ma solo in un tiepido mercoledì d'autunno mi sarei ritrovata in quella realtà che la rappresenta in modo unico e indimenticabile. Un po' come dire dalla realtà alla fantasia.
Quasi duecento chilometri da dove vivo, ma alla fine ne è valsa la pena.
Già qualche trullo isolato sulla via subito dopo Putignano, poi un paio di "distrazioni" del tom tom, e finalmente... i trulli. Di pietra bianca, coi tetti a cono e i pinnacoli tutti diversi. Le stradine strette simili a corridoi di un'unica casa, e su nel cielo pois di fiocchi di cotone. Sembrava essere capitati sul set dell'ultimo film dei Puffi, cartoni ed esseri umani, simbiosi perfetta, armonia o magica realtà.
Da un tetto all'altro un gran pavese fatto di bucato steso ad asciugare, tra due casette un gatto in posa a farsi fotografare, e nell'aria un profumo che non si può spiegare. Odore di lavanda misto a quello di cera per pavimenti, e in effetti le "chianghe" di cui lastricate sono le vie sembrano proprio tirate a lucido, non scivolose ma brillanti. Davvero un bel paese. Tutto un trullo.
Negozi, ristoranti, bar, gelaterie, praticamente... trulli. Abbiamo fatto shopping di trulli nei trulli, sorseggiato rosolio di mandorlatte e di melone, versato da bottiglie a forma di... e non lo ripeto, perché tanto la cosa è scontata. Persino la chiesa di Sant'Antonio è in un trullo, ed è raccoglimento e bellezza insieme, situata di fronte alla villa comunale, lontana un po' dal frastuono generale...
Eh, oggi siete fortunati... giornata buona e poca gente...
Poca gente? Ma se era pieno di turisti tedeschi in tenuta standard quattro stagioni!? Già, in piena stagione sarà stato anche peggio, nonostante i prezzi tutt'altro che modici... peggio per gli "ospiti" e meglio per la gente del posto che aspetta davanti ai trulli e invita, e spera per le proprie casse un anno pieno e ricco. Standard quattro stagioni, appunto.
Quasi duecento chilometri da dove vivo, ma alla fine ne è valsa la pena.
Già qualche trullo isolato sulla via subito dopo Putignano, poi un paio di "distrazioni" del tom tom, e finalmente... i trulli. Di pietra bianca, coi tetti a cono e i pinnacoli tutti diversi. Le stradine strette simili a corridoi di un'unica casa, e su nel cielo pois di fiocchi di cotone. Sembrava essere capitati sul set dell'ultimo film dei Puffi, cartoni ed esseri umani, simbiosi perfetta, armonia o magica realtà.
Da un tetto all'altro un gran pavese fatto di bucato steso ad asciugare, tra due casette un gatto in posa a farsi fotografare, e nell'aria un profumo che non si può spiegare. Odore di lavanda misto a quello di cera per pavimenti, e in effetti le "chianghe" di cui lastricate sono le vie sembrano proprio tirate a lucido, non scivolose ma brillanti. Davvero un bel paese. Tutto un trullo.
Negozi, ristoranti, bar, gelaterie, praticamente... trulli. Abbiamo fatto shopping di trulli nei trulli, sorseggiato rosolio di mandorlatte e di melone, versato da bottiglie a forma di... e non lo ripeto, perché tanto la cosa è scontata. Persino la chiesa di Sant'Antonio è in un trullo, ed è raccoglimento e bellezza insieme, situata di fronte alla villa comunale, lontana un po' dal frastuono generale...
Eh, oggi siete fortunati... giornata buona e poca gente...
Poca gente? Ma se era pieno di turisti tedeschi in tenuta standard quattro stagioni!? Già, in piena stagione sarà stato anche peggio, nonostante i prezzi tutt'altro che modici... peggio per gli "ospiti" e meglio per la gente del posto che aspetta davanti ai trulli e invita, e spera per le proprie casse un anno pieno e ricco. Standard quattro stagioni, appunto.
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