Non so tu, ma io... piango. Non sono arrabbiato, questo no... eppure piango. Piango ad una scena commovente, per una dolce melodia, nell'ascoltare le storie che ricordano la mia. Piango, insomma e neppure mi vergogno.
Perché dovresti? Sei un uomo, questo si ma non importa, oggi è completamente caduta la credenza atavica che piangono solo le "femmine", lo fanno anche gli uomini, mostrando così tutta la loro "potenza", non solo forza ma pure fragilità, tanta ironia col diritto alla paura. Ché poi questa è necessaria per far venir fuori il coraggio. A Tutti. E perché mai allora l'uomo dovrebbe averlo in dotazione senza optional?
E non si piange solo per paura, pure per malinconica nostalgia e consapevolezza di non poter fare più le cose di un tempo, per questo frequenti sono le lacrime tra gli anziani. E poi ci si sente meglio, più leggeri, come se il pianto avesse gravato a lungo sul Cuore...
Perché Amico mio, le lacrime sono catartiche, purificano e permettono di continuare, qualunque sia il tipo di percorso.
E' vero, me ne sono accorto, perché prima non ero così, sentivo di poter conquistare il mondo ed ero tutto teso a questo, ciò che ruotava intorno manco lo vedevo. Ora è diverso. Scatto per niente, provo disagio per un moscerino, ansia per un pensiero passeggero... e mi trattengo, perché vorrei in quei momenti abbandonarmi al pianto, e mi trattengo per non mostrare agli Altri quanto io sia vulnerabile e debole. Quando sono da solo però, succede che scoppio in un pianto dirotto, ascolto quei singhiozzi e non mi riconosco, sento le lacrime bagnare il viso, mi guardo allo specchio e ritrovo nell'immagine riflessa una persona nuova. Me stesso, almeno per un po' senza paure.
Perché dovresti? Sei un uomo, questo si ma non importa, oggi è completamente caduta la credenza atavica che piangono solo le "femmine", lo fanno anche gli uomini, mostrando così tutta la loro "potenza", non solo forza ma pure fragilità, tanta ironia col diritto alla paura. Ché poi questa è necessaria per far venir fuori il coraggio. A Tutti. E perché mai allora l'uomo dovrebbe averlo in dotazione senza optional?
E non si piange solo per paura, pure per malinconica nostalgia e consapevolezza di non poter fare più le cose di un tempo, per questo frequenti sono le lacrime tra gli anziani. E poi ci si sente meglio, più leggeri, come se il pianto avesse gravato a lungo sul Cuore...
Perché Amico mio, le lacrime sono catartiche, purificano e permettono di continuare, qualunque sia il tipo di percorso.
E' vero, me ne sono accorto, perché prima non ero così, sentivo di poter conquistare il mondo ed ero tutto teso a questo, ciò che ruotava intorno manco lo vedevo. Ora è diverso. Scatto per niente, provo disagio per un moscerino, ansia per un pensiero passeggero... e mi trattengo, perché vorrei in quei momenti abbandonarmi al pianto, e mi trattengo per non mostrare agli Altri quanto io sia vulnerabile e debole. Quando sono da solo però, succede che scoppio in un pianto dirotto, ascolto quei singhiozzi e non mi riconosco, sento le lacrime bagnare il viso, mi guardo allo specchio e ritrovo nell'immagine riflessa una persona nuova. Me stesso, almeno per un po' senza paure.
Io piango.... non sempre, ma piango, mi basta una "parola" detta in un certo modo, che mi sento ferita. Un abbraccio Mary, tutto per Te.
RispondiEliminaPiangere non fa male, e non è peccato, errore o colpa.
EliminaSi piange... e basta!
Un abbraccio.
Mary