Certo, ho bisogno di sorriso e ancora prima di un successo che sia l'inizio di una lunga serie. Non un successo mio, perché non posso davvero lamentarmi, ma della Vita stessa ché torni ad essere l'alba rosea di ogni giorno per "quelli che contano" e si conquistano il sempre in bilico diritto di vivere.
Quest'ultimo mese ha visto giorni particolari, ancor più contrastanti per l'aria spensierata e vacanziera, il mondo e la sua gente non si ferma ed è giusto così, poi qualcosa accade e più di uno deve sostare.
Sosto anch'io che da sola non sono, ho un contesto familiare, sociale... e così via, e quindi dovrò pur ricominciare.
Ho bisogno di sorriso, magari di uno che mi riporti ad un successo, e sarà "partita patta", e poi ricominciare.
Così in aiuto mi viene un ricordo proprio stasera, mentre "aggiorno" il mio cestino per domani...
Un bel po' di tempo fa ero al termine del mio turno e stavo per andare via. Entrando nello spogliatoio per levare il camice passai davanti ad una coppia che era seduta lì ad attendere, molto carina Lei e sorridente, Lui con i lineamenti tirati e in evidente imbarazzo. Poiché avevo ancora in mano il cestino con le caramelle, all'epoca miste, con e senza zucchero, ne offrii loro...
"Ce ne sono senza zucchero, per cortesia?... sa, noi... zuccheri non ne possiamo assumere..."
Senza replicare scovai una caramellina al limone, di quelle dietetiche... e gliela diedi. Questa a... Lui. Lei invece, aveva preferito una con la "carta rossa", ripiena alla crema.
Poi all'uscita sempre Lui mi aveva fermato...
"Signora, date caramelle ai pazienti per addolcire le loro sofferenze?"
"Beh, bastassero solo quelle... ma poi ci mettiamo sorrisi e parole per chi gradisce...", e Lui... perché a parlare era sempre Lui... "ehhh, purtroppo ci vorrebbe ben altra terapia, per me in particolare... una su misura..."
Ed io, sempre rivolta a Lui, ancora... bla bla bla, bla bla bla... e bla bla, "... perché è in Te che devi cercare forza e determinazione per uscirne. Ce la farai... così di sicuro ne verrai fuori".
"IO?!... e che c'entro io?", e indicando la moglie dall'instancabile sorriso... "... è lei che sta male, non IO!"
Qualche giorno fa al centro commerciale l'ho incontrata. Ho incontrato "Lei che stava male", ora sta alla grande, è sempre sorridente anzi di più. Un bel successo veramente, non è vero?... quello che ci voleva.
Quest'ultimo mese ha visto giorni particolari, ancor più contrastanti per l'aria spensierata e vacanziera, il mondo e la sua gente non si ferma ed è giusto così, poi qualcosa accade e più di uno deve sostare.
Sosto anch'io che da sola non sono, ho un contesto familiare, sociale... e così via, e quindi dovrò pur ricominciare.
Ho bisogno di sorriso, magari di uno che mi riporti ad un successo, e sarà "partita patta", e poi ricominciare.
Così in aiuto mi viene un ricordo proprio stasera, mentre "aggiorno" il mio cestino per domani...
Un bel po' di tempo fa ero al termine del mio turno e stavo per andare via. Entrando nello spogliatoio per levare il camice passai davanti ad una coppia che era seduta lì ad attendere, molto carina Lei e sorridente, Lui con i lineamenti tirati e in evidente imbarazzo. Poiché avevo ancora in mano il cestino con le caramelle, all'epoca miste, con e senza zucchero, ne offrii loro...
"Ce ne sono senza zucchero, per cortesia?... sa, noi... zuccheri non ne possiamo assumere..."
Senza replicare scovai una caramellina al limone, di quelle dietetiche... e gliela diedi. Questa a... Lui. Lei invece, aveva preferito una con la "carta rossa", ripiena alla crema.
Poi all'uscita sempre Lui mi aveva fermato...
"Signora, date caramelle ai pazienti per addolcire le loro sofferenze?"
"Beh, bastassero solo quelle... ma poi ci mettiamo sorrisi e parole per chi gradisce...", e Lui... perché a parlare era sempre Lui... "ehhh, purtroppo ci vorrebbe ben altra terapia, per me in particolare... una su misura..."
Ed io, sempre rivolta a Lui, ancora... bla bla bla, bla bla bla... e bla bla, "... perché è in Te che devi cercare forza e determinazione per uscirne. Ce la farai... così di sicuro ne verrai fuori".
"IO?!... e che c'entro io?", e indicando la moglie dall'instancabile sorriso... "... è lei che sta male, non IO!"
Qualche giorno fa al centro commerciale l'ho incontrata. Ho incontrato "Lei che stava male", ora sta alla grande, è sempre sorridente anzi di più. Un bel successo veramente, non è vero?... quello che ci voleva.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina