Si può far finta di niente, però... quando tra capo e collo arriva Agosto, anche Chi non ci tiene o fa finta di non tenerci, Chi può o Chi non può, Chi va e torna, si ritrova a parlare di vacanza. Proprio come sto facendo io stasera, che resto in città per scelta e non mi pesa. E allora perché immergermi nell'argomento, forse per compensare il mancato piacere di farlo in mare? No, succede che stamattina, girando il settimo foglio del calendario, di colpo mi sono resa conto che siamo ben oltre il giro di boa dell'anno. E' già Agosto... mi sono detta, e poi tra Mente e Cuore è stato un susseguirsi di emozioni, ricordi e considerazioni.
Forse se non fosse stata allora l'estate anche per me, stagione di cura, non c'avrei fatto caso. Se non avessi vissuto il disagio e la noia di essere sempre l'ultima a finire nel reparto silenzioso, dove tra veglia e sonnolenza per gli antistaminici comunque non dormivo per il frinire delle cicale, probabile non sarei mai arrivata alla conclusione che Agosto è il mese peggiore per affrontare un percorso terapeutico.
E' che stride troppo il freddo che hai dentro con la calura esterna, le lacrime che arrivano all'improvviso e le risate, per carità ovvie e libere, che reputi senza ritegno, eccessive e inopportune. Alla fine cerchi supporto e ti senti pure sopportato.
Mia moglie, si... mi capisce abbastanza, ma come fare con la suocera che a 92 anni pensa che sono impazzito? Vorrei dirle... non puoi farti gli affari tuoi?... ma poi resto zitto, e mi sento peggio. E poi c'è la fame smodata... lo so... per il cortisone, e il vomito... lo so... perché mangio con voracità, e il formicolio e l'insensibilità... lo so... come effetti collaterali, e poi... poi... ma tu 'ste cose le conosci già, che te le dico a fare?
Come promemoria... penso tra me... manco ce ne fosse bisogno, però serve sempre per non dimenticare o archiviare anche in parte ciò che ha fatto male, tanto male...
Che dire poi anche di Chi si trova a vivere il peggio in questo mese di Agosto, e la mente corre veloce al passato, vivendo come di un film i fotogrammi di un'estate felice?
Mannaggia, la malattia dovrebbe andare in ferie, per qualche settimana, almeno un po' e invece...
Non c'è una stagione per ridere né una per piangere. Una vita è lunga e tante sono le stagioni. E mai nessuna uguale.
Forse se non fosse stata allora l'estate anche per me, stagione di cura, non c'avrei fatto caso. Se non avessi vissuto il disagio e la noia di essere sempre l'ultima a finire nel reparto silenzioso, dove tra veglia e sonnolenza per gli antistaminici comunque non dormivo per il frinire delle cicale, probabile non sarei mai arrivata alla conclusione che Agosto è il mese peggiore per affrontare un percorso terapeutico.
E' che stride troppo il freddo che hai dentro con la calura esterna, le lacrime che arrivano all'improvviso e le risate, per carità ovvie e libere, che reputi senza ritegno, eccessive e inopportune. Alla fine cerchi supporto e ti senti pure sopportato.
Mia moglie, si... mi capisce abbastanza, ma come fare con la suocera che a 92 anni pensa che sono impazzito? Vorrei dirle... non puoi farti gli affari tuoi?... ma poi resto zitto, e mi sento peggio. E poi c'è la fame smodata... lo so... per il cortisone, e il vomito... lo so... perché mangio con voracità, e il formicolio e l'insensibilità... lo so... come effetti collaterali, e poi... poi... ma tu 'ste cose le conosci già, che te le dico a fare?
Come promemoria... penso tra me... manco ce ne fosse bisogno, però serve sempre per non dimenticare o archiviare anche in parte ciò che ha fatto male, tanto male...
Che dire poi anche di Chi si trova a vivere il peggio in questo mese di Agosto, e la mente corre veloce al passato, vivendo come di un film i fotogrammi di un'estate felice?
Mannaggia, la malattia dovrebbe andare in ferie, per qualche settimana, almeno un po' e invece...
Non c'è una stagione per ridere né una per piangere. Una vita è lunga e tante sono le stagioni. E mai nessuna uguale.
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