Ho passato il pomeriggio a pensarti. In verità sono giorni che il mio pensiero è rivolto a Te, avevamo legato tanto, forse troppo perciò oggi il dolore è stato grande. Ho pianto alla notizia, e ho dovuto celare le lacrime tra i pensieri...
Non devi stare male mai, lucida e distaccata dovrai rimanere sempre, altrimenti cambia "mestiere".
Quante volte mi è stato ripetuto, ma non sono mica medico o infermiera per cui potrei cambiare mestiere. Seguo il Cuore, che ne sa fare uno solo ma bene. Sa Amare e quindi amo anch'io. E coi sentimenti non puoi bleffare... sei così come sei, e non puoi cambiare.
Sono stanca di commemorazioni funebri e ricordi tristi, voglio delineare un ricordo di Te che sia sereno, per tutte le ore di serenità trascorse insieme, tra sorrisi, risate e fiocchi di tenerezza mai dimenticati... ci riempisti un barattolino, ricordi? E quest'anno è stato l'addobbo più caro del Tuo albero di Natale fuori dagli schemi.
Ti ricordo così... in una mattinata tipo di chemioterapia, dopo averci dato appuntamento come sempre...
Non devi stare male mai, lucida e distaccata dovrai rimanere sempre, altrimenti cambia "mestiere".
Quante volte mi è stato ripetuto, ma non sono mica medico o infermiera per cui potrei cambiare mestiere. Seguo il Cuore, che ne sa fare uno solo ma bene. Sa Amare e quindi amo anch'io. E coi sentimenti non puoi bleffare... sei così come sei, e non puoi cambiare.
Sono stanca di commemorazioni funebri e ricordi tristi, voglio delineare un ricordo di Te che sia sereno, per tutte le ore di serenità trascorse insieme, tra sorrisi, risate e fiocchi di tenerezza mai dimenticati... ci riempisti un barattolino, ricordi? E quest'anno è stato l'addobbo più caro del Tuo albero di Natale fuori dagli schemi.
Ti ricordo così... in una mattinata tipo di chemioterapia, dopo averci dato appuntamento come sempre...
"Sono nella stanza 3...
e poi in aggiunta una bicicletta vestita a festa di primavera...
così fai prima.
Bene, ho pensato allora... l'Amica mia sta allegra, fa dello spirito con ironia, anzi proprio con allegria... e sono partita prima per non deluderla e non lasciare inutilizzata la bella bici che aveva trovato.
Rita, l'Amica che fa del Suo tablet un cerca persona, lei... di cui non posso fare a meno perché mi pensa sempre, e il Suo pensiero insegue il mio con la discrezione di Chi vuol bene ma non vuole "disturbare".
Oggi è stata una giornata positiva, qualche lacrima è scappata solo a me per certi ricordi rapidi e passeggeri, poi è tornato il sorriso, avevamo costituito un bel "trio", tre ciarliere in vena di... relax.
Dal tablet di Rita ho mostrato il video della mia cagnolina, abbiamo parlato di campagna e animali, figli e piccole noie casalinghe. L'altra Amica si è detta affascinata dai miracoli della tecnologia, sicuramente la prossima volta verrà "ben dotata" anche lei. E Rita per incoraggiarla...
Difficile non è, i miei dicevano che non sarei stata mai capace, e invece mi sono regalata questo, e ho fatto dell'ignoranza la mia intelligenza.
Caspita, mi sono detta... proprio come me.
In fretta è passata più di un'ora, davvero in piacevole compagnia.
Lo sai che quando ho la terapia sono contenta di venire perché incontro te?
Contenta...? diciamo... pesa meno.
No, sono contenta. Almeno mi faccio qualche risata.
Ora... non è che si fa chissà che cosa, però sono tanti e tali gli argomenti che facilmente si passa dal pianto, veloce alla risata prolungata, fino alle lacrime.
E oggi è stato un giorno di quelli... dei fatti veri che sembrano barzellette.
Volete sapere come ci siamo congedate? Con la storia della signora Sofia, un'amica di Rita.
Sofia, molto tempo prima si era ammalata di tumore, ma con un po' di fortuna, buon carattere ed ottimismo, era riuscita a venirne fuori. Faceva coraggio a Rita, la spronava a non piangersi addosso e andare avanti al meglio.
Un giorno espresse il desiderio di mangiare un involtino al ragù. Subito la mamma di Rita si premurò di accontentarla.
Dalle Nostre parti, in Puglia è uso fermare la "brasciola", così si chiama, con uno stuzzicadenti. La signora Sofia, bramosa com'era, dimenticò di sfilarlo e l'ingoiò insieme con il pezzo di carne, finendo poi al pronto soccorso. Naturalmente riuscirono a liberarla dallo stuzzicadenti finito di traverso, e lei con lo spirito solito concluse...
Qua poteva finire proprio male, e domani sulla gazzetta leggevano... è morta la signora Sofia. Non di tumore ma di brasciola.
Beh... che vi devo dire?... mentre scrivo, rido ancora".
e poi in aggiunta una bicicletta vestita a festa di primavera...
così fai prima.
Bene, ho pensato allora... l'Amica mia sta allegra, fa dello spirito con ironia, anzi proprio con allegria... e sono partita prima per non deluderla e non lasciare inutilizzata la bella bici che aveva trovato.
Rita, l'Amica che fa del Suo tablet un cerca persona, lei... di cui non posso fare a meno perché mi pensa sempre, e il Suo pensiero insegue il mio con la discrezione di Chi vuol bene ma non vuole "disturbare".
Oggi è stata una giornata positiva, qualche lacrima è scappata solo a me per certi ricordi rapidi e passeggeri, poi è tornato il sorriso, avevamo costituito un bel "trio", tre ciarliere in vena di... relax.
Dal tablet di Rita ho mostrato il video della mia cagnolina, abbiamo parlato di campagna e animali, figli e piccole noie casalinghe. L'altra Amica si è detta affascinata dai miracoli della tecnologia, sicuramente la prossima volta verrà "ben dotata" anche lei. E Rita per incoraggiarla...
Difficile non è, i miei dicevano che non sarei stata mai capace, e invece mi sono regalata questo, e ho fatto dell'ignoranza la mia intelligenza.
Caspita, mi sono detta... proprio come me.
In fretta è passata più di un'ora, davvero in piacevole compagnia.
Lo sai che quando ho la terapia sono contenta di venire perché incontro te?
Contenta...? diciamo... pesa meno.
No, sono contenta. Almeno mi faccio qualche risata.
Ora... non è che si fa chissà che cosa, però sono tanti e tali gli argomenti che facilmente si passa dal pianto, veloce alla risata prolungata, fino alle lacrime.
E oggi è stato un giorno di quelli... dei fatti veri che sembrano barzellette.
Volete sapere come ci siamo congedate? Con la storia della signora Sofia, un'amica di Rita.
Sofia, molto tempo prima si era ammalata di tumore, ma con un po' di fortuna, buon carattere ed ottimismo, era riuscita a venirne fuori. Faceva coraggio a Rita, la spronava a non piangersi addosso e andare avanti al meglio.
Un giorno espresse il desiderio di mangiare un involtino al ragù. Subito la mamma di Rita si premurò di accontentarla.
Dalle Nostre parti, in Puglia è uso fermare la "brasciola", così si chiama, con uno stuzzicadenti. La signora Sofia, bramosa com'era, dimenticò di sfilarlo e l'ingoiò insieme con il pezzo di carne, finendo poi al pronto soccorso. Naturalmente riuscirono a liberarla dallo stuzzicadenti finito di traverso, e lei con lo spirito solito concluse...
Qua poteva finire proprio male, e domani sulla gazzetta leggevano... è morta la signora Sofia. Non di tumore ma di brasciola.
Beh... che vi devo dire?... mentre scrivo, rido ancora".
Che dici, Rita cara... ci sono riuscita ad asciugare un po' di lacrime e strappare qualche sorriso? Spero tanto di si, intanto realizzo tutto quello che mi hai lasciato. Le Nostre conversazioni in una stanza d'ospedale, quelle "chattate" ad ora tarda, tanta ansia, paura ma pure quanta speranza...
E non finisce qui, non può finire quando un'eredità di Amore è così grande.
E non finisce qui, non può finire quando un'eredità di Amore è così grande.
Nessun commento:
Posta un commento