Per me almeno è così, e dovrebbe esserlo per Tutti. Perché si apprezzerebbe per il gran valore la ricchezza in dotazione, quella di base che, sia brillante o meno, comunque è. La Vita.
Vero è che pochi sono capaci di avere e mantenere dall'inizio alla fine un atteggiamento costante di positività, la maggioranza ha bisogno di rompersi la testa per capire quanto sarebbe stato bello in precedenza non avere necessità di fasciarsela.
La realizzazione dei sogni, una vita tranquilla, ogni tassello al posto giusto, ché la vista dell'insieme risulti perfetta secondo l'originario "progetto". Chi non vorrebbe tutto questo? Eppure nessuno, nel modo più assoluto può affermare di aver ottenuto quello che pensava. Se hai una cosa non puoi averne un'altra, e se pure l'avrai entrambe, lo stesso ai Tuoi occhi appariranno dimezzate.
Sei Tu e la realtà che ti sta di fronte, intorno... Per raggiungere l'equilibrio e l'armonia occorrerà incontrarsi a metà strada, difficile che lo faccia la realtà perché tante, troppe sono le componenti in gioco, dovrai perciò farlo Tu, con la rabbia in corpo e i respiri profondi, con una bolletta da pagare e un pensiero bello, magari un piccolo progetto che ti faccia sognare. Ché dei sogni mai potrai privarti, a meno che non li avrai fatti scivolare fuori da quel famoso "cassetto", scorrevole del cambiamento. Adattarsi con ciò che si ha a disposizione, accontentarsi senza rassegnazione... pare molto difficile? La Consapevolezza ancora una volta è chiamata a fare il "lavoro sporco". E' inutile rimpiangere o maledire il passato, spalanco le mani e guardo che cosa mi è rimasto, e poi mi reinvento, in tutti i modi, senza perdere la fiducia, abbattermi o disperare. Quel poco che mi è concesso fare, lo faccio senza chiedere o chiedermi... e poi, che cosa sarà poi? Nessuno potrà mai avere la risposta in tasca, magari sarà un bel "dopo" o forse no, ma conta il presente, no...?!
E il presente è colmo, abbondante di piccole cose, anche di grandi, ma le prime non devi cercarle perché sono sotto gli occhi, le altre dovrai raggiungerle e se non sei ben caricato di minime soddisfazioni, potrai piangere, recriminare, incolpare chiunque, non ci riuscirai.
Torno al punto di partenza, per me davvero basta poco per aggiustare la giornata. Un sogno preso al volo e sistemato più o meno, quindi sul tavolo della cucina una tovaglia nuova a sfondo marinaro e un ventaglio rosso, perché fa molto caldo e sarebbe stato meglio oggi almeno trascorrere la giornata al mare, ma non si può o non si vuole o magari abbiamo col tempo adattato la volontà a quello che era... una Nostra condizione, reale o immaginaria. Va be', insomma... perché stare troppo a pensarci? Finiremmo col sentirci vittime "low cost" di un destino avverso. Siamo unici e originali con qualità intrinseche, non lo scordiamo mai, e quando tutto manca potremo farci amare ed apprezzare per quelle, ché non sono certo cose da poco.
Vero è che pochi sono capaci di avere e mantenere dall'inizio alla fine un atteggiamento costante di positività, la maggioranza ha bisogno di rompersi la testa per capire quanto sarebbe stato bello in precedenza non avere necessità di fasciarsela.
La realizzazione dei sogni, una vita tranquilla, ogni tassello al posto giusto, ché la vista dell'insieme risulti perfetta secondo l'originario "progetto". Chi non vorrebbe tutto questo? Eppure nessuno, nel modo più assoluto può affermare di aver ottenuto quello che pensava. Se hai una cosa non puoi averne un'altra, e se pure l'avrai entrambe, lo stesso ai Tuoi occhi appariranno dimezzate.
Sei Tu e la realtà che ti sta di fronte, intorno... Per raggiungere l'equilibrio e l'armonia occorrerà incontrarsi a metà strada, difficile che lo faccia la realtà perché tante, troppe sono le componenti in gioco, dovrai perciò farlo Tu, con la rabbia in corpo e i respiri profondi, con una bolletta da pagare e un pensiero bello, magari un piccolo progetto che ti faccia sognare. Ché dei sogni mai potrai privarti, a meno che non li avrai fatti scivolare fuori da quel famoso "cassetto", scorrevole del cambiamento. Adattarsi con ciò che si ha a disposizione, accontentarsi senza rassegnazione... pare molto difficile? La Consapevolezza ancora una volta è chiamata a fare il "lavoro sporco". E' inutile rimpiangere o maledire il passato, spalanco le mani e guardo che cosa mi è rimasto, e poi mi reinvento, in tutti i modi, senza perdere la fiducia, abbattermi o disperare. Quel poco che mi è concesso fare, lo faccio senza chiedere o chiedermi... e poi, che cosa sarà poi? Nessuno potrà mai avere la risposta in tasca, magari sarà un bel "dopo" o forse no, ma conta il presente, no...?!
E il presente è colmo, abbondante di piccole cose, anche di grandi, ma le prime non devi cercarle perché sono sotto gli occhi, le altre dovrai raggiungerle e se non sei ben caricato di minime soddisfazioni, potrai piangere, recriminare, incolpare chiunque, non ci riuscirai.
Torno al punto di partenza, per me davvero basta poco per aggiustare la giornata. Un sogno preso al volo e sistemato più o meno, quindi sul tavolo della cucina una tovaglia nuova a sfondo marinaro e un ventaglio rosso, perché fa molto caldo e sarebbe stato meglio oggi almeno trascorrere la giornata al mare, ma non si può o non si vuole o magari abbiamo col tempo adattato la volontà a quello che era... una Nostra condizione, reale o immaginaria. Va be', insomma... perché stare troppo a pensarci? Finiremmo col sentirci vittime "low cost" di un destino avverso. Siamo unici e originali con qualità intrinseche, non lo scordiamo mai, e quando tutto manca potremo farci amare ed apprezzare per quelle, ché non sono certo cose da poco.
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