domenica 16 luglio 2017

AL RIPARO


Al riparo da sguardi indiscreti, giudizi ipercritici, stizza e piccole ripicche... ho trovato il modo. Fingere di non capire e quindi approvare e condividere, incoraggiare e addirittura imparare a gioire dopo continuo e faticoso esercizio.
Perché per nessuno è facile e per qualcuno è anche più difficoltoso vivere ogni momento.
Scoprirne il bello sempre, e trovare il modo di metter "toppe" anche quando le toppe stesse scarseggiano perché si dovranno allora scovare nei "cassetti" più nascosti dell'anima.
Stasera sono stata in chiesa ed ho seguito poco la celebrazione anticipata della santa messa domenicale, avrei voluto perché ne sentivo particolarmente il bisogno, ma non ci sono riuscita perché presa dalla vivace esuberanza di due gemellini, un maschietto ed una femminuccia, di circa quattro anni. Si muovevano di continuo e pericolosamente sugli scalini laterali all'altare, giocavano e si facevano dispetti, si rincorrevano lungo la navata centrale. Impossibile concentrarsi. Ero entrata in chiesa per ritrovare quiete nel silenzio, poter riflettere e ristabilire in me tranquillità ed equilibrio, e invece... invece a causa di quella distrazione non voluta, mi sentivo stizzita. Strano, perché io adoro i bambini, la loro vivacità non mi infastidisce, anzi mi rasserena perché mi riporta indietro, al tempo in cui ero mamma di "figli piccoli"...
Già... forse ne è passato troppo, tante cose sono cambiate, perciò quell' "esito felice" non è più, soprattutto in questo periodo, proprio adesso che ho quasi l'impressione che tutto vada tanto velocemente da non essere più in grado di andar dietro alle sequenze, temendo di perdere qualcosa e poi pentirmi.
L'intensa e negativa emozione, più che sentimento, provata quest'oggi in realtà era un misto di nostalgia e rimpianto. La Mente ricordava e l'animo commosso, se avesse potuto sarebbe tornato indietro di corsa. Non si può. Nemmeno avvalendosi della fantasia come moviola.
Perché tornano nella memoria momenti di tenerezza inusitata. Fissi nel tempo, unici a dare dolore che sofferenza non è. Allora decido, voglio vederla in questo modo, come poco prima di saltare un fosso. Immagino di essere già dall'altra parte... e così sia.

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