Ho aspettato questo fine settimana con ansia. Sentivo stranamente il bisogno di chiudermi "a riccio", non proprio isolarmi, piuttosto concedermi lo spazio giusto per raccogliere le idee. Tante e varie, come del resto i sentimenti di questi ultimi dieci giorni. Non mi ripeterò, dirò solo che mi pareva essere reduce da una maratona che è stata pure una corsa ad ostacoli, durante la quale ho cercato di evitare i fossi. Bella impresa. Ma è così quando ti metti in sfida con Te stesso. Scendi in campo e non devi accusare stanchezza. O almeno non darla a vedere, e l'unico modo è obbligarti a delle pause, mentali. Necessarie per tornare a... guardare fino in fondo, non scorgere o solamente vedere.
Il fine settimana che culminava nella Domenica delle Palme, una giornata che... per credenti e non... parla di pace. E volano colombe con ramoscelli di ulivo nel becco, e sembra "parodia grottesca" di una realtà che quasi non si sogna più, eppure fa bene pensarle ancora così, leggere e pacificatrici. Un peso che si porta dentro pare alleggerirsi. Con questa bella sensazione ho incominciato la mia giornata, mi ero riservata di sbrigare qualche faccenda rimandata da tempo a causa di impegni, quindi avevo bisogno di serenità che mi caricasse di forza. Poi avrei voluto ritagliarmi un po' di tempo per scrivere qualcosa di speciale. Nulla di straordinario, anzi... solo qualche riga in semplicità, una specie di "oasi" dopo aver fatto il deserto. Quindi avrei potuto riprendere il cammino.
Altre volte ho parlato di quella che chiamerò sinteticamente, la "tecnica dell'armadio". Quando ho mente e animo in disordine, con pensieri e sentimenti che si accavallano tanto da non distinguere gli uni dagli altri, e non capire il senso dei primi e la veridicità delle emozioni, allora svuoto il mio armadio, ma proprio completamente e comincio a mettere ordine. E' un ottimo "distrattore mentale", mi costringe a venire fuori dal turbinio che si è creato, e rilassata... mi rinnovo.
Così ho tirato fuori... tanto col cambio di stagione quasi ci siamo... molta leggerezza. Ho indossato vecchi capi che non ricordavo più, parevano nuvole. Mi sono guardata allo specchio e mi sono piaciuta, e di riflesso in riflesso ho sorriso. E' stato tempo giusto speso bene per me.
E vecchi pensieri tra gli altri confusi, provati ad occhi chiusi e... straordinariamente leggeri.
Il fine settimana che culminava nella Domenica delle Palme, una giornata che... per credenti e non... parla di pace. E volano colombe con ramoscelli di ulivo nel becco, e sembra "parodia grottesca" di una realtà che quasi non si sogna più, eppure fa bene pensarle ancora così, leggere e pacificatrici. Un peso che si porta dentro pare alleggerirsi. Con questa bella sensazione ho incominciato la mia giornata, mi ero riservata di sbrigare qualche faccenda rimandata da tempo a causa di impegni, quindi avevo bisogno di serenità che mi caricasse di forza. Poi avrei voluto ritagliarmi un po' di tempo per scrivere qualcosa di speciale. Nulla di straordinario, anzi... solo qualche riga in semplicità, una specie di "oasi" dopo aver fatto il deserto. Quindi avrei potuto riprendere il cammino.
Altre volte ho parlato di quella che chiamerò sinteticamente, la "tecnica dell'armadio". Quando ho mente e animo in disordine, con pensieri e sentimenti che si accavallano tanto da non distinguere gli uni dagli altri, e non capire il senso dei primi e la veridicità delle emozioni, allora svuoto il mio armadio, ma proprio completamente e comincio a mettere ordine. E' un ottimo "distrattore mentale", mi costringe a venire fuori dal turbinio che si è creato, e rilassata... mi rinnovo.
Così ho tirato fuori... tanto col cambio di stagione quasi ci siamo... molta leggerezza. Ho indossato vecchi capi che non ricordavo più, parevano nuvole. Mi sono guardata allo specchio e mi sono piaciuta, e di riflesso in riflesso ho sorriso. E' stato tempo giusto speso bene per me.
E vecchi pensieri tra gli altri confusi, provati ad occhi chiusi e... straordinariamente leggeri.
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