E cominciamo con la consapevolezza di fare tutto ciò che serve per sentirsi bene, con se stessi e la realtà intorno, in completa pace interiore.
Praticare la "supersalute" è smettere di delegare agli altri il nostro bene più prezioso, e invece prenderci cura di noi stessi con "particolari farmaci" che danno risultati importanti.
Si tratta di farmaci non chimici, senza obbligo di ticket, e di facile assunzione da parte di tutti.
Corretta alimentazione, attività fisica, pensiero positivo e spiritualità, terapie integrate.
A trent'anni circa dalla emanazione della Carta di Ottawa viene ribadito come la promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute (self care) e di migliorarla. Per raggiungere uno stato di completo benessere di spirito, mente, corpo e relazioni sociali. Un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare, per quanto gli sia possibile, l'ambiente circostante o di farvi fronte. La salute è quindi vista come una risorsa per la vita quotidiana e non come l'obiettivo del vivere.
La Vita è quindi... Equilibrio. Vivere bene vuol dire aver cura di mantenere stabile un certo benessere nella quotidianità, con un maggior senso di pienezza, grazie all'armonizzazione di momenti essenziali che vanno ad integrarsi a quelli comuni della normale routine. Ciò significa saper "ritagliare" uno spazio per sé. Per curare la propria persona, coltivare le amicizie, dedicarsi a qualcosa che piace (musica, pittura, letture, cinema, teatro...).
Teoricamente, e in pratica l'osservanza di poche regole benefiche sarebbe sufficiente per "mantenersi" in buona salute, ne consegue che se si riscontra qualche disturbo significa che qualcosa si è sbagliato. E mentre la "Medicina ufficiale" mira a curare il "sintomo", quella "Integrata" va a monte, ovvero all'origine del male e quindi si prodiga a curare eliminando o correggendo la causa. A questo scopo non servono farmaci chimici che andrebbero ad intossicare ulteriormente l'organismo.
Sia chiaro... le medicine servono, ma giuste e ben dosate, senza esagerare. Non sono la "panacea di tutti i mali".
Già nel giuramento di Ippocrate si legge...
"Prescriverò soltanto quei rimedi che secondo le mie forze e il mio discernimento, saranno di beneficio ai malati".
E in parte riepilogando, prima di proseguire diremo che...
La Salute è perfetto equilibrio psicofisico e sociale, sensazione di star bene nella propria pelle, conservazione della "Omeostasi ristretta", ovvero la tendenza dell'organismo di liberarsi delle "tossine" (virus, batteri, fattori di inquinamento), dalle quali ha origine l' "infiammazione silente sistemica", quindi tutti gli "accidenti" che minano la salute.
Praticare la "supersalute" è smettere di delegare agli altri il nostro bene più prezioso, e invece prenderci cura di noi stessi con "particolari farmaci" che danno risultati importanti.
Si tratta di farmaci non chimici, senza obbligo di ticket, e di facile assunzione da parte di tutti.
Corretta alimentazione, attività fisica, pensiero positivo e spiritualità, terapie integrate.
A trent'anni circa dalla emanazione della Carta di Ottawa viene ribadito come la promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute (self care) e di migliorarla. Per raggiungere uno stato di completo benessere di spirito, mente, corpo e relazioni sociali. Un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare, per quanto gli sia possibile, l'ambiente circostante o di farvi fronte. La salute è quindi vista come una risorsa per la vita quotidiana e non come l'obiettivo del vivere.
La Vita è quindi... Equilibrio. Vivere bene vuol dire aver cura di mantenere stabile un certo benessere nella quotidianità, con un maggior senso di pienezza, grazie all'armonizzazione di momenti essenziali che vanno ad integrarsi a quelli comuni della normale routine. Ciò significa saper "ritagliare" uno spazio per sé. Per curare la propria persona, coltivare le amicizie, dedicarsi a qualcosa che piace (musica, pittura, letture, cinema, teatro...).
Teoricamente, e in pratica l'osservanza di poche regole benefiche sarebbe sufficiente per "mantenersi" in buona salute, ne consegue che se si riscontra qualche disturbo significa che qualcosa si è sbagliato. E mentre la "Medicina ufficiale" mira a curare il "sintomo", quella "Integrata" va a monte, ovvero all'origine del male e quindi si prodiga a curare eliminando o correggendo la causa. A questo scopo non servono farmaci chimici che andrebbero ad intossicare ulteriormente l'organismo.
Sia chiaro... le medicine servono, ma giuste e ben dosate, senza esagerare. Non sono la "panacea di tutti i mali".
Già nel giuramento di Ippocrate si legge...
"Prescriverò soltanto quei rimedi che secondo le mie forze e il mio discernimento, saranno di beneficio ai malati".
E in parte riepilogando, prima di proseguire diremo che...
La Salute è perfetto equilibrio psicofisico e sociale, sensazione di star bene nella propria pelle, conservazione della "Omeostasi ristretta", ovvero la tendenza dell'organismo di liberarsi delle "tossine" (virus, batteri, fattori di inquinamento), dalle quali ha origine l' "infiammazione silente sistemica", quindi tutti gli "accidenti" che minano la salute.
(continua...)
Sarebbe molto bello unire le due cose, medicina ufficiale e medicina alternativa. Vedo che hanno iniziato a farlo.... e mi sembra una buona cosa. Buona giornata cara Mary.
RispondiEliminaSe il post è su fb lo condividerò... Grazie. Un abbraccio.