Eppure se dovessi scegliere, ancora e sempre non sarebbe che questo. Perché della mia nuova vita è la cosa più valida, fa bene a me e non solo, regala consapevolezza in divenire, e soprattutto fa dimenticare ciò che di inutile o sbagliato ho fatto in passato.
E' come un "percorso formativo" a più livelli. Si comincia dai rudimenti e... non si finisce mai. Dallo "studio" di se stessi all'"analisi" delle emozioni proprie in un contesto più ampio.
Non si finisce mai. E' vero. Ogni volta che sono tirata in ballo me ne rendo conto. Prove più difficili per "opportunità" altrettanto grandi. Di crescita fisica ed interiore, perché divento forte e resistente ma pure profonda e schiva. Tengo per me ciò che provo, come tesoro.
So di non essere compresa in pieno da Chi non ha lo stesso vissuto mio, anche se in quel tempo abbiamo condiviso i giorni, in parte le ansie. Ora i ricordi più vivi restano solo miei, mi brucia ancora la carne, il cuore batte all'impazzata, le lacrime tradiscono il resto della sofferenza, sbiadita solamente ma indelebile al pari di una cicatrice.
No. Non sono triste stasera. I miei pensieri sono il resoconto di una giornata forte, al termine della quale mi ritrovo esausta come avessi sostenuto un esame a cui tenevo in modo particolare, parzialmente soddisfatta e con qualche dubbio. Dovrò migliorare. Poi mi tornano quegli abbracci stretti donati a me con un sorriso. Dovevano essere un grazie, in realtà sono stati messaggio di speranza, un incoraggiamento per continuare a crederci. Potercela fare fino alla fine, motivare Altri a farcela senza aspettare la "fine".
Poco fa ci ripensavo... deve esserci per forza Qualcuno che muove Tutto e Tutti, per un disegno infinitamente grande. Altrimenti oggi non sarei stata lì, su per quelle scale e in quella stanza ad accogliere gli abbracci più belli. Non mi sarei ritrovata senza volerlo a guardare ciò di cui mai sarei stata capace, a stringere una mano talmente forte da farsi male.
E' come un "percorso formativo" a più livelli. Si comincia dai rudimenti e... non si finisce mai. Dallo "studio" di se stessi all'"analisi" delle emozioni proprie in un contesto più ampio.
Non si finisce mai. E' vero. Ogni volta che sono tirata in ballo me ne rendo conto. Prove più difficili per "opportunità" altrettanto grandi. Di crescita fisica ed interiore, perché divento forte e resistente ma pure profonda e schiva. Tengo per me ciò che provo, come tesoro.
So di non essere compresa in pieno da Chi non ha lo stesso vissuto mio, anche se in quel tempo abbiamo condiviso i giorni, in parte le ansie. Ora i ricordi più vivi restano solo miei, mi brucia ancora la carne, il cuore batte all'impazzata, le lacrime tradiscono il resto della sofferenza, sbiadita solamente ma indelebile al pari di una cicatrice.
No. Non sono triste stasera. I miei pensieri sono il resoconto di una giornata forte, al termine della quale mi ritrovo esausta come avessi sostenuto un esame a cui tenevo in modo particolare, parzialmente soddisfatta e con qualche dubbio. Dovrò migliorare. Poi mi tornano quegli abbracci stretti donati a me con un sorriso. Dovevano essere un grazie, in realtà sono stati messaggio di speranza, un incoraggiamento per continuare a crederci. Potercela fare fino alla fine, motivare Altri a farcela senza aspettare la "fine".
Poco fa ci ripensavo... deve esserci per forza Qualcuno che muove Tutto e Tutti, per un disegno infinitamente grande. Altrimenti oggi non sarei stata lì, su per quelle scale e in quella stanza ad accogliere gli abbracci più belli. Non mi sarei ritrovata senza volerlo a guardare ciò di cui mai sarei stata capace, a stringere una mano talmente forte da farsi male.
Chi ci è passato ti capisce credimi! Quasi 21 anni fa!
RispondiEliminaSono esperienze chevsegnano e cambiano e fanno capire tante cose che prima sfuggivano,
Un abbraccio e auguri di buona pasqua e tutto quanto!
Patricia
Chi ci è passato ti capisce credimi! Quasi 21 anni fa!
RispondiEliminaSono esperienze chevsegnano e cambiano e fanno capire tante cose che prima sfuggivano,
Un abbraccio e auguri di buona pasqua e tutto quanto!
Patricia