mercoledì 5 marzo 2025

CORSI E RICORSI (n.88) (Col tempo e nel tempo)

 

Detesto subire violenza dalle situazioni. Ciò non toglie che non posso impedire che le situazioni si creino e poi siano. Da ieri ho mal di testa sordo e fastidioso, aspetto che passi, e intanto non mi fermo.

Dopo aver archiviato più della metà del giorno impegnato sempre e comunque dal gran da fare del fine settimana, più qualcos'altro, dedico a me stessa quello che resta. 

Ed è quiete come dopo forte mareggiata. Il disagio si cheta e i ricordi mi confortano.

Continuo a esserci e sentirmi presa.

Domani volterò pagina e sarà netta ripresa.

Ascolto, ma confesso che i pensieri ogni tanto fuggono via, non esulano dal contesto, vanno solo indietro nel tempo. Partono dai ricordi di bambina.

Ogni parola pare l'incipit di una piccola storia, un periodo vissuto con le emozioni proprie decontestualizzate o meno.

Persino quell'inizio incisivo... Sto per scrivere qualcosa che ha cambiato il corso dei miei giorni... lo sento sempre più mio, una seconda pelle, un'unica realtà. 

Nell'insieme una "meraviglia" da sfogliare, mentre mi accorgo di amare la sensazione del tempo che scorre. E per un po' è come non dovesse fermarsi mai... 

Si avvicendano le stagioni e ne percepisco le peculiarità, ed io sono qui, ad andare col tempo e nel tempo.

Anche se un giorno ci sarà... non finirà quello che provo, l'ho condiviso... qualcuno ricorderà.

Mi piace questo pensiero, e sento che il mal di testa piano piano se ne va.

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