domenica 5 gennaio 2025



Buon Anno ad ognuno di Voi.

A Chi mostra e dimostra affetto, a Chi è ritroso. Fa lo stesso.

Alla porta c'è sempre il benvenuto, e poi un abbraccio e un sorriso.

Tutta la ricchezza di cui il Cuore può far dono, non solo all'inizio, ma per ogni giorno dell'anno.

L'Amore non conosce ferie né accusa stanchezza, perché si rigenera donando.

Che sia un anno migliore, si è soliti dire, ma qualcuno giorni fa mi ha fatto pensare, e poiché non si finisce mai d'imparare...

Che sia un Anno da vivere intensamente dall'inizio alla fine. E mai più rimuginare.

Ormai il tempo stringe, manca poco davvero, coraggio... non ti resta che spingere l'uscio sempre socchiuso, ed entrare.

Ecco... ci sei, auguri di nuovo, restiamo Noi... insieme, ancora per continuare...

sabato 4 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.31) (Gli ultimi giorni dell'anno)



È normale quando vicina è la solita fine.

Si chiamano a raccolta nella memoria i fatti del recente passato, si seleziona ciò che si vuol conservare con cura, magari l'evento più bello che potrà tornare utile nei momenti grigi, e tutto il resto si accantona, perché possa coprirlo il tulle del Tempo.

E non si getta via... no, perchè della Vita non si può rinnegare nulla, tutto concorre nel bene e nel male per la crescita interiore, il raggiungimento della consapevolezza, la considerazione e il ricordo di Chi ha chiesto una mano che stringesse la Sua.

Il tempo che scorre, è più forte sentito in queste ultime ore dell'anno, pressanti ed inesorabili verso la fine.

È una sensazione strana, con umore altalenante non sapresti definirla. Un misto di tristezza, ansia, euforia e curiosità, certo... curiosità perché, se fosse vero, vorresti avere una sfera di cristallo per guardarci dentro e scoprire che cosa sarà. O forse no... meglio sorseggiare la vita a piccoli sorsi, senza pensare al contenuto, sperando così non finisca mai.

Personalmente vorrei passare direttamente al 1 gennaio senza brindare a mezzanotte.

Non ho mai amato il 31 dicembre, lo detestai persino quando si concluse quell'anno che sembrò la fine di tutto. Ora va un po' meglio, però... il percorrere idealmente a ritroso gli ultimi 12 mesi, vuoi o non vuoi, mi dà amarezza e un senso di abbandono. Come traslocassi ogni volta. Bene, semplicemente dovrò abituarmi all'idea di lasciare pareti e profumi di uno spazio di vita, per ritrovarmi altrove.

E allora...? Ormai ci siamo.

Solo uno spiraglio per quest'ultimissimo scorcio d'anno, prima di spalancare uscio e finestre a quello che verrà e a tutto il nuovo che sarà, cose belle e meno belle, conoscenze ed emozioni comprese.

A domani quindi, Noi... insieme sempre, qui.

CORSI E RICORSI (n.30) (Fermati... respira... lascia andar via)


"Continuerai a soffrire se reagirai emotivamente a tutto ciò che ti viene detto.

Il vero potere consiste nel sedersi e osservare le cose con logica.

Il vero potere è la moderazione.

Se le parole ti controllano, significa che chiunque può controllarti.

Respira e lascia andare le cose."

- Bruce Lee -

Una lunga citazione... perché proprio ora, in questo periodo che tradizionalmente, o meglio secondo il pensiero comune dovrebbe essere di pace e concordia e prevedere alcuna reazione emotiva?

Mi è capitata sotto gli occhi qualche giorno fa, pari ad un monito, ad una tirata d'orecchi, poi ho riflettuto e ho capito che era un invito per il mio bene.

Non vale mai la pena reagire seguendo l'impulso emotivo, ci si intossica con le proprie parole, e Chi è di fronte ugualmente non comprende aver ferito, fatto del male.

Una soluzione? Mia nonna avrebbe suggerito di contare fino a dieci e poi al contrario.

Tradotto in "zen terapia" sarebbe, pausa e respiro consapevole, e tutto scivola via.

Sempre lei, mia nonna diceva che il tempo delle feste rendeva più propensi agli equivoci, ai fraintendimenti, alle discussioni inutili per futili motivi. Come darle torto?

Sarà per stanchezza e stress o piuttosto perché del Natale si è perso l'autentico senso?

venerdì 3 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.29) ("C'era una volta "...)


... cominciano così le fiabe,  io voglio invece che questo sia il titolo dell'anno che verrà, ormai già dietro l'uscio del tempo, impaziente con tante novità.


Belle, meno belle farà la storia anche questo, molti lo ricorderanno volentieri, qualcuno vorrà scordarlo, ma tant'è è stato, anzi sarà. Impegnamoci comunque per la serenità. 


E intanto salutiamo l'ultima Domenica di questo 2024 che sta per lasciarci, con una bella filastrocca di Gianni Rodari 


Buona ultima Domenica dell'anno!


"O anno nuovo, che vieni a cambiare

il calendario sulla parete,

ci porti sorprese dolci o amare?

Vecchie pene o novità liete?

Dodici mesi vi ho portati,

nuovi di fabbrica, ancora imballati;

trecento e passa giorni ho qui,

per ogni domenica il suo lunedì;

controllate, per favore:

ogni giorno ha ventiquattr’ore.

Saranno tutte ore serene

se voi saprete usarle bene.

Vi porto la neve: sarà un bel gioco

se ognuno avrà la sua parte di fuoco.

Saranno una festa le quattro stagioni

se ognuno avrà la sua parte di doni"


- Gianni Rodari -


"C'era una volta "... cominciano così le fiabe,  io voglio invece che questo sia il titolo dell'anno che verrà, ormai già dietro l'uscio del tempo, impaziente con tante novità.


Belle, meno belle farà la storia anche questo, molti lo ricorderanno volentieri, qualcuno vorrà scordarlo, ma tant'è è stato, anzi sarà. Impegnamoci comunque per la serenità. 


E intanto salutiamo l'ultima Domenica di questo 2024 che sta per lasciarci, con una bella filastrocca di Gianni Rodari 


Buona ultima Domenica dell'anno!


"O anno nuovo, che vieni a cambiare

il calendario sulla parete,

ci porti sorprese dolci o amare?

Vecchie pene o novità liete?

Dodici mesi vi ho portati,

nuovi di fabbrica, ancora imballati;

trecento e passa giorni ho qui,

per ogni domenica il suo lunedì;

controllate, per favore:

ogni giorno ha ventiquattr’ore.

Saranno tutte ore serene

se voi saprete usarle bene.

Vi porto la neve: sarà un bel gioco

se ognuno avrà la sua parte di fuoco.

Saranno una festa le quattro stagioni

se ognuno avrà la sua parte di doni"


- Gianni Rodari -

 CORSI E RICORSI (n.28)


(Mamma per sempre)


Spesso da giovani soprattutto, non apprezziamo abbastanza la presenza di una mamma.


Amorevole per carezze e premure, severa con  raccomandazioni e rimproveri, distratta a volte, ma solo per stanchezza.


Poi arriva quel giorno cui non si pensa mai...


"Un giorno tua mamma non ti chiamerà più. 

Un giorno desidererai che avesse vissuto più a lungo per goderti ancora del tempo con lei. 

Un giorno smetterà di dirti di fermarti con le tue battute. 

Un giorno smetterà di darti quei consigli che pensa siano giusti per te. 

Un giorno troverai la casa, dove ti aspettava sempre con una tazza di caffè caldo al tuo arrivo, vuota. 

Un giorno la sua voce non si sentirà più. 

Un giorno rimarranno solo i ricordi. 

Il tempo vola e non aspetta nulla e nessuno. 

E in quel giorno, sentirai un vuoto così grande che nulla e nessuno potrà colmare".


- Stefano D'Eliseo -


Tra poche settimane saranno vent'anni che mia madre è mancata, e il vuoto provato allora non è cambiato.


Ho tentato di colmarlo coi ricordi, con le Sue parole, a renderlo meno triste con quella risata contagiosa che la faceva unica.

Sorrido per un po', allargo le braccia come per stringerla a me, ma tornano indietro inesorabilmente vuote.



Mi manca fisicamente ora più che mai, sento che mi ascolta, prego il buon Dio di lasciarmela accanto.


Mamma per sempre 

giovedì 2 gennaio 2025

CORSI E RICORSI (n.27) (Passato è Natale e pure Santo Stefano)

Santo Stefano in casa e solo ora nel silenzio. Ho avuto ospiti a pranzo e mi sono resa conto che devo aggiornare i servizi da tavola. Qualche piatto mancante, un paio di bicchieri diversi, le posate... almeno queste "normali" per numero e stile. Me la sono ugualmente cavata con qualche trucchetto, da sempre posso considerarmi infatti, la "maestra degli accomodamenti". Passato è Natale e pure Santo Stefano, resta Capodanno. Bisognerà mettere in discussione convincimenti e credenze. Ci si augura che il prossimo anno sia migliore, a me basta sia normale, coi tedi, le preoccupazioni, persino le malattie. Del resto ogni tanto viene imposto un cambio nel "passo di danza", quindi non possiamo fare altro che adeguarci. Un disguido nell'ordine delle cose non potrà impedire mai di continuare ad essere in armonia con Noi stessi e in sintonia con gli Altri.

CORSI E RICORSI (n.26) (Natale è... tenerezza)

È stato il mio Natale alla ricerca della tenerezza. È una sensazione, forse pure un'esigenza. Mi accorgo che diventa prepotente col tempo che passa, a volte sgomenta e a volte disconosce. Voglia di donare tenerezza, ma anche di riceverne se non in egual misura, almeno un po', diciamo pure ogni tanto. La realtà "perfettina" proposta dall'esterno va a cozzare con l'effettiva. Accettabile senz'altro ma per gli "uomini di buona volontà" e dalla grande capacità di "accomodamento". Perché devo e voglio, torno comunque alla realtà sia pure in modo diverso, e per un po' mi rifugio nei ricordi, quelli teneri della mia infanzia, quando tutto era visto con occhi da bambino. Quella bambina che, dimentica a 13 anni di non esserlo più, continuava a dormire con un vecchio bambolotto senza gambe per non staccarsi dal "tempo felice". Natale è la festa giusta per tornare indietro, rivivere quei ricordi che sanno curare l'animo quando è stanco e ferito... È vivere il "momento" perché il Tempo si ferma. Perché nel tempo tanto cambia, i gusti, le mode... i sentimenti stessi. E il Natale? Quello no... resterà lo stesso finché conserveremo il Cuore di "figli bambini".