Ci sono momenti che me lo ricordano, quindi non posso fare a meno di pensarci.
Un'esperienza estrema e l'età avanzata evidenziano la vera natura di chiunque. Così la "persona buona" appare... più buona, e naturalmente quelle che non lo sono mai state, buone... sembrano anche peggio.
A relazionarsi con quest'ultime se ne esce malconci ma per fortuna sapendone di più.
Io ad esempio imparai che Chi è arrogante per natura, nel disagio intende avere sempre ragione, protesta per il minimo contrattempo, non crede mai a quello che gli si dice.
Come fosse l'unico "sventurato" sulla terra non rispetta affatto la sensibilità dell'altro che se non gli corrisponde, rischia ad un certo punto il peggio che possa immaginare... se non di più.
Vivere le difficoltà vuol dire trarne opportunità, e perciò bandire tutti i sentimenti negativi. L'arroganza è uno di questi, e andrebbe tenuta fuori o al massimo rielaborata in "sicurezza", anche se cosa facile non è.
Tiene prigionieri in una gabbia e impedisce di comunicare con gli altri.
Non conosce silenzi e giuste parole, quelle per chiedere scusa dopo un errore, chiarire un dubbio, o rafforzare un legame.
Crea incomprensione, impedisce di pensare perché animata dall'impulsività... e si nega l'ascolto, strumento indispensabile per la conoscenza del bisogno.
Pieno di me stesso, non conosco altro che me stesso... se non la solitudine.
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