mercoledì 10 gennaio 2024

TAGLI E RITAGLI (n.86) (Più o meno sinteticamente... io)

Oggi ho sentito al telefono la mia Amica storica, Donata. Ha trascorso le feste a Londra, con la figlia e la Sua famiglia. Ci siamo scambiate gli auguri per il nuovo anno, e inevitabilmente come ogni volta abbiamo ricordato quanto siamo state privilegiate. Il dono della rinascita e non solo, pure la scoperta di risorse mai pensate. Nel caso di Donata, equilibrio e lucidità senza alcun deficit nonostante il progredire degli anni. Per me, cosa ormai nota, la scrittura che fu risorsa e strumento per accettare, elaborare, condividere... E lo è ancora, perché cambieranno pure gli eventi ma il desiderio di viverli da protagonista ci sarà sempre. Scrivo e penso, felice di poterlo fare, felice che qualcuno leggerà. All'epoca decisi che avrei scritto per dare un'anima a quel foglio bianco che era la mia vita. All'improvviso si erano cancellati sogni e progetti, e la malattia aveva lasciato una nuova pagina, mai vista. Da allora avrei scritto ogni giorno, a sera con la complicità del silenzio. Spesso ho scritto a lungo, pagine venute fuori quasi da sole, non sono mancate pure le tre o quattro righe, sintetica espressione di fugace emozione colta a volo. Cominciò come un diario, una cronaca di eventi inaspettati e dolorosi, poi tutto cambiò aspetto e si trasformò in un "chiaroscuro di emotività". Un insieme di emozioni da lasciare per iscritto affinché Tutti potessero leggere, ricordare e imparare. Decisi di scrivere per poter esprimere più o meno sinteticamente, senza timore né ritrosia quello che in una vita intera e senza scossoni, non avrei potuto o forse neanche voluto dire.

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