mercoledì 29 novembre 2017

TU ED IO PER UN GRANDE OBIETTIVO (parte seconda)


Tra il 2013 e i primi mesi del 2016 però solo quattro sezioni su sei hanno conseguito l'accreditamento del Registro Tumori. Lecce e Taranto nel marzo 2013, BT nell'aprile 2014, Brindisi nell'aprile 2016, non sono state citate Bari e Foggia, con registri ancora in attività e dati aggiornati al 2006, ben undici anni fa. Le cause di tali ritardi non sono ben chiare, forse carenza di persone che raccolgano i dati e li classifichino, ma è anche vero che i dati non sempre pervengono. Siamo figli di un Dio minore o considerati al di sopra di ogni tipo di valutazione?
I numeri del tumore, come è stato gìa detto, sono in aumento, e su 3.036.741 casi la parte da leone la fa il carcinoma mammario, seguito dalle patologie del Colon-retto e della prostata, in quest'epoca comunque curati sempre più con esito felice.
Chi si occupa dei pazienti e cosa si fa. L'Oncologia costituisce una delle priorità del Ministero, per cui gli obiettivi più rilevanti sono:
- offrire standard diagnostici e terapeutici sempre più elevati
- ridurre il "gap"fra le diverse aree del Paese, da Nord a Sud garanzia di poter curarsi in egual modo e costo
- contenimento della spesa sanitaria grazie ad una maggiore razionalizzazione delle risorse.
Le persone che sopravvivono al cancro costituiscono un importante gruppo di popolazione con caratteristiche particolari e bisogno di valutazione del rischio personalizzata.
Il paziente oncologico necessita di un approccio innovativo che gli consenta di non muoversi da solo e poter avvalersi invece di una "Rete Oncologica" che gli faciliti il percorso accidentato della malattia. Quindi regia e coordinamento di tutte le attività oncologiche, mediche e chirurgiche, sia ospedaliere che territoriali, dallo screening alla diagnosi, dalla riabilitazione alle cure domiciliari, al follow up.
Segue poi la gestione di tutte le problematiche del paziente oncologico, da quelle amministrativvo-gestionali a quelle cliniche, in costante dialogo con il Medico di Medicina Generale. Inoltre per la continuità assistenziale ospedale-territorio è previsto anche un medico responsabile delle cure domiciliari distrettuali.
Il Medico di Medicina Generale assume un ruolo rilevante nella gestione condivisa di tutto il progetto diagnostico terapeutico. Garantisce una rassicurante continuità assistenziale e una relazione personale insostituibile, anche allo scadere dei cinque anni di sopravvivenza quando teoricamente si è ormai fuori dalla malattia. Sopravvissuti... lungo sopravviventi... o guariti?
(continua...)

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