Solo da poco ho preso a smussare certe "malinconie domenicali", uscendo fuori dalle mura domestiche, concedendomi una mattinata di spensieratezza... oggi è stato così.
E avrei al solito scritto di vaghe e leggere emozioni, voli di un'anima che ogni tanto cerca ristoro, e invece stasera non posso, parlerò di fiocchi col nastrino celeste che resteranno sul fondo di un cestino e scarpette da ballerina nell'angolo di una stanza. Lo devo ad un'anima che anelava alla rinascita e non ce l'ha fatta.
Non era nemmeno un anno che l'avevo conosciuta, all'inizio provai molta pena per Lei tanto era spaventata e sfiduciata, poi piano piano si era ripresa, ogni tanto gli occhi ancora le si riempivano di lacrime però non affondava più la testa nel cuscino, sedeva a letto sempre più dritta e sorrideva qualche volta in più. Prese a farmi tenerezza per tanti motivi, uno era la scelta dei bigliettini esclusivamente legati dal nastrino celeste. Celeste perché era il colore che la riportava al Suo unico figlio. Per lui tanto amore e una lunga storia.
Dici che ce la farò?... mi chiedeva ogni tanto... perché non dovresti farcela, certo che ce la farai... le rispondevo. Ed intanto per agevolare alla Speranza il suo percorso, le proposi, perché creatura sensibile e momentaneamente fragile, di fare qualcosa insieme. Sapeva esternare così bene con le parole ciò che provava, perché non tentare di scrivere, o anche solo condividere un testo di altri, particolarmente sentito come affine a sé? Ci provò come tenta un uccellino implume, poi più nulla...
Ora voglio ricordarla con un messaggio che mi inviò a commento di un pensiero da me postato che aveva come illustrazione un paio di "scarpette rosa". Lei aveva danzato e poi smesso con l'arrivo della malattia, quindi aveva fatto voto di non riprendere più, chiedendo la grazia della guarigione.
Condivido letteralmente il messaggio e la mia replica con l'augurio della buonanotte... era notte e Lei spesso restava sveglia per pensare e sperare. Sognava ad occhi aperti di poter continuare a vivere...
E avrei al solito scritto di vaghe e leggere emozioni, voli di un'anima che ogni tanto cerca ristoro, e invece stasera non posso, parlerò di fiocchi col nastrino celeste che resteranno sul fondo di un cestino e scarpette da ballerina nell'angolo di una stanza. Lo devo ad un'anima che anelava alla rinascita e non ce l'ha fatta.
Non era nemmeno un anno che l'avevo conosciuta, all'inizio provai molta pena per Lei tanto era spaventata e sfiduciata, poi piano piano si era ripresa, ogni tanto gli occhi ancora le si riempivano di lacrime però non affondava più la testa nel cuscino, sedeva a letto sempre più dritta e sorrideva qualche volta in più. Prese a farmi tenerezza per tanti motivi, uno era la scelta dei bigliettini esclusivamente legati dal nastrino celeste. Celeste perché era il colore che la riportava al Suo unico figlio. Per lui tanto amore e una lunga storia.
Dici che ce la farò?... mi chiedeva ogni tanto... perché non dovresti farcela, certo che ce la farai... le rispondevo. Ed intanto per agevolare alla Speranza il suo percorso, le proposi, perché creatura sensibile e momentaneamente fragile, di fare qualcosa insieme. Sapeva esternare così bene con le parole ciò che provava, perché non tentare di scrivere, o anche solo condividere un testo di altri, particolarmente sentito come affine a sé? Ci provò come tenta un uccellino implume, poi più nulla...
Ora voglio ricordarla con un messaggio che mi inviò a commento di un pensiero da me postato che aveva come illustrazione un paio di "scarpette rosa". Lei aveva danzato e poi smesso con l'arrivo della malattia, quindi aveva fatto voto di non riprendere più, chiedendo la grazia della guarigione.
Condivido letteralmente il messaggio e la mia replica con l'augurio della buonanotte... era notte e Lei spesso restava sveglia per pensare e sperare. Sognava ad occhi aperti di poter continuare a vivere...
- Come sono belle queste scarpette, mi emozionano tantissimo e mi fanno tornare indietro con il pensiero, quanto mi piace l'arte della danza e ballare. Ma non importa se non ballerò più, importante è che io stia meglio.
- Tornerai a ballare, perché Dio te lo permetterà... buonanotte, Tesoro.
- Tornerai a ballare, perché Dio te lo permetterà... buonanotte, Tesoro.
Così oggi è andata via in punta di piedi, ma sono certa sarà stata accolta dagli Angeli come Etoile del Paradiso.
mi sono messa a piangere.... come sempre, perchè non è facile accettare la perdita di chi conosci. Le Tue parole sono "toccanti" come sempre.... un abbraccio, una preghiera per chi ci ha lasciato.
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