A Trani c'eravamo già stati ma in altra stagione e in una giornata particolarmente umida, afosa. E all'interno della bellissima cattedrale io avevo trovato ristoro e frescura, e così confortata, anche l'opportunità di raccogliermi in preghiera col pensiero a due Amiche in un momento di dura difficoltà.
Di quel giorno porto il ricordo di un colore, il rosa, predominante dietro l'altare nella semplicità dell'intero arredo.
Oggi siamo tornati, nulla è cambiato, eppure tutto mostrava qualcosa di nuovo, sarà perché l'inverno è alle porte, e il vento rincorreva le nuvole, increspando l'ampio braccio di mare nell'ambito di un porto così particolare. E la Cattedrale? Naturalmente era sempre là, ma pareva ci seguisse, imponente nel sobrio stile romanico. Bellissima da ogni lato, ovunque ci fermassimo ad osservarla.
Prima di tornare a visitare la Cattedrale, eravamo passati da un'altra chiesa, la Beata Maria del Carmine con annesso convento, situata quasi in un angolo sul lato opposto. Stesso stile semplice ma con affreschi che in un certo senso le riducevano gli spazi, impoverendola rispetto alla Cattedrale.
La bellezza di Trani è indiscussa, e si ricorda e si torna a visitare questa città più volte anche per il porto, luogo di attracco per imbarcazioni di ogni tipo, ma soprattutto pescherecci. Stamani ce n'erano davvero molti, forse perché la giornata era assai ventosa, e alcuni pescatori ne approfittavano per fare pulizia alle reti e ai secchi, per la gioia della moltitudine di gabbiani, che coraggiosi o sfrontati sfidavano l'uomo per qualche pesce in avanzo. Stridio nell'aria e cielo punteggiato da gabbiani in volo.
E poi un profumo di mare, reso intenso dal vento che si faceva più forte, non raffiche ma quasi carezze per lasciare il ricordo. Sarebbe meraviglioso poter condividere tale sensazione, coinvolgere in toto Chi legge, andare oltre le righe scritte, come le conchiglie raccolte sull'arenile conservano l'odore di alghe e sabbia bagnata. La mente fa il resto, e magari ascolta pure i suoni e le voci del mare.
Di quel giorno porto il ricordo di un colore, il rosa, predominante dietro l'altare nella semplicità dell'intero arredo.
Oggi siamo tornati, nulla è cambiato, eppure tutto mostrava qualcosa di nuovo, sarà perché l'inverno è alle porte, e il vento rincorreva le nuvole, increspando l'ampio braccio di mare nell'ambito di un porto così particolare. E la Cattedrale? Naturalmente era sempre là, ma pareva ci seguisse, imponente nel sobrio stile romanico. Bellissima da ogni lato, ovunque ci fermassimo ad osservarla.
Prima di tornare a visitare la Cattedrale, eravamo passati da un'altra chiesa, la Beata Maria del Carmine con annesso convento, situata quasi in un angolo sul lato opposto. Stesso stile semplice ma con affreschi che in un certo senso le riducevano gli spazi, impoverendola rispetto alla Cattedrale.
La bellezza di Trani è indiscussa, e si ricorda e si torna a visitare questa città più volte anche per il porto, luogo di attracco per imbarcazioni di ogni tipo, ma soprattutto pescherecci. Stamani ce n'erano davvero molti, forse perché la giornata era assai ventosa, e alcuni pescatori ne approfittavano per fare pulizia alle reti e ai secchi, per la gioia della moltitudine di gabbiani, che coraggiosi o sfrontati sfidavano l'uomo per qualche pesce in avanzo. Stridio nell'aria e cielo punteggiato da gabbiani in volo.
E poi un profumo di mare, reso intenso dal vento che si faceva più forte, non raffiche ma quasi carezze per lasciare il ricordo. Sarebbe meraviglioso poter condividere tale sensazione, coinvolgere in toto Chi legge, andare oltre le righe scritte, come le conchiglie raccolte sull'arenile conservano l'odore di alghe e sabbia bagnata. La mente fa il resto, e magari ascolta pure i suoni e le voci del mare.
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