Dovevo arrivare a questa età per scoprire la serenità per caso. Mi spiego meglio. Io sono sempre serena, ho una serenità di fondo e del resto non c'è motivo che sia diversamente, è come tempo stabile nella bella stagione. Ma ciò che intendo con l'espressione, serenità per caso, è vivere una breve e rassicurante condizione di benessere per un momento di piacevole tranquillità in compagnia.
Cinque Amiche con un legame comune che decidono di incontrarsi unvenerdì mattina per un aperitivo. E fino a questo punto, nulla di strano. Bene, la "stranezza" sta nel fatto che per me è una novità. Retaggio educativo mi ha posto da tempo immemore un freno, mi sono trovata sempre solo per un caso e invitata sul momento a prendere qualcosa al bar, in piedi e velocemente, quasi per non darlo a vedere. Senza poter gustare il piacere del momento.
E quanti di questi momenti mi sono negata, tutte le volte che si organizzava, si fissava un "piccolo evento", per interrompere la monotonia di una quotidianità sempre uguale. Questo persino da giovanissima ai tempi della scuola, per non parlare dei successivi, con la famiglia e i figli e tutto quanto. Dovevo arrivare a questa età, ripeto... e poi aggiungo pure, ad ammalarmi di cancro, uscirne spero per sempre, e poi a voler restare nell'ambiente che ormai reputo l'altra mia vita, quella che procede parallela e dà la spinta alla mia di sempre, o per meglio dire, alla nuova da sette anni in qua.
Ma per farla breve, perché poi finisco con essere prolissa e correre il rischio di perdere il filo, stamattina in quella mezz'ora che sono stata lì, con le Amiche, a raccontarci, fare qualche progetto, tra un analcolico e uno scatto fotografico, sono stata davvero bene, più serena della mia serenità abituale, e non mi aspettavo potesse essere così superlativo. Eppure... niente di speciale.
Sarà che ad unirci è per più versi sempre la stessa cosa, siamo motivate, abbiamo buoni intenti... ci vogliamo bene. E uno stato d'animo tale che prende più persone, nello specifico... Noi, è una bella condizione, che si vede anche all'esterno. Belle quindi dentro e fuori, anzi... più belle di prima!
Cinque Amiche con un legame comune che decidono di incontrarsi unvenerdì mattina per un aperitivo. E fino a questo punto, nulla di strano. Bene, la "stranezza" sta nel fatto che per me è una novità. Retaggio educativo mi ha posto da tempo immemore un freno, mi sono trovata sempre solo per un caso e invitata sul momento a prendere qualcosa al bar, in piedi e velocemente, quasi per non darlo a vedere. Senza poter gustare il piacere del momento.
E quanti di questi momenti mi sono negata, tutte le volte che si organizzava, si fissava un "piccolo evento", per interrompere la monotonia di una quotidianità sempre uguale. Questo persino da giovanissima ai tempi della scuola, per non parlare dei successivi, con la famiglia e i figli e tutto quanto. Dovevo arrivare a questa età, ripeto... e poi aggiungo pure, ad ammalarmi di cancro, uscirne spero per sempre, e poi a voler restare nell'ambiente che ormai reputo l'altra mia vita, quella che procede parallela e dà la spinta alla mia di sempre, o per meglio dire, alla nuova da sette anni in qua.
Ma per farla breve, perché poi finisco con essere prolissa e correre il rischio di perdere il filo, stamattina in quella mezz'ora che sono stata lì, con le Amiche, a raccontarci, fare qualche progetto, tra un analcolico e uno scatto fotografico, sono stata davvero bene, più serena della mia serenità abituale, e non mi aspettavo potesse essere così superlativo. Eppure... niente di speciale.
Sarà che ad unirci è per più versi sempre la stessa cosa, siamo motivate, abbiamo buoni intenti... ci vogliamo bene. E uno stato d'animo tale che prende più persone, nello specifico... Noi, è una bella condizione, che si vede anche all'esterno. Belle quindi dentro e fuori, anzi... più belle di prima!
mi sarei intrufolata ben volentieri lì vicino a Voi. Buon inizio di settimana Mary, e un abbraccio.
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