sabato 11 novembre 2017

LE EMOZIONI... UN BENE COMUNE


Le emozioni ci appartengono, sono parte essenziale della Nostra vita, qualcosa che ci accomuna Tutti.
Sono reazioni ad uno stimolo interno o esterno, piacevole o spiacevole, la cui comparsa provoca modificazioni fisiche e psichiche. Sono altresì risposte momentanee che determinano uno stato di attivazione complesso e che porta ad agire in maniera immediata. Prolungate nel tempo diventano "stati d'animo". Si distinguono in emozioni primarie (paura, rabbia, gioia e tristezza), e secondarie (vergogna, orgoglio, senso di colpa).
Hanno diverse funzioni, sono tutte utili e positive, piacevoli o spiacevoli, più o meno intense. Adeguatamente gestite, diventano uno strumento indispensabile per migliorare la Nostra vita, in quanto ci permettono di acquisire consapevolezza.
Vivere davvero, infatti significa averne consapevolezza. Assaporare ogni momento, gestire situazioni ed azioni in perfetto equilibrio tra Me e l'Altro in un "contesto" preciso che non è mai lo stesso.
Cambiano le situazioni, di conseguenza pure gli stimoli e a questo punto nascono ancora le Nostre emozioni, perfetta espressione di Noi stessi.
Se sono piacevoli, è il fisico stesso che non esita a manifestarle... rossori e batticuore, sorrisi e grandi aspettative proiettano nel futuro la Nostra immagine felice.
Quelle sgradevoli invece ci comunicano che abbiamo un problema da affrontare, un duro percorso o già un ferita a cui lavorare. Vorremmo non viverle queste emozioni, anzi definirle tali sembra quasi un'esagerazione immotivata e non meritata, ma tant'è che incidono nell'animo e segnano. Anche se tentiamo di nasconderle, a volte perfino a Noi stessi.
Vanno superate, elaborate per ricavarne risorsa sempre nuova... ma come?
Francamente non è facile, non c'è regola comportamentale fissa, e a volte ci si sente addirittura spiazzati.
E' difficile parlarne con Chi si trova a combattere nel quotidiano tra ansia del futuro, precarietà del presente e memoria del passato... soprattutto quest'ultima riporta ad un confronto che dà ancora più dolore. Forse perché in sé ha la convinzione che c'è una specie di accordo che non potrà mai essere smentito. Invece tutto può cambiare, anzi già muta normalmente, quindi una presunta sicurezza di sé, una convinzione di infallibilità entra in crisi.
Noi vorremmo che cambiamento, difficoltà, relazioni evolvessero tranquillamente, in tal caso non ci sarebbe emozione... meglio così?
Chissà, è difficile esprimersi in tal senso... che vita sarebbe?
Le emozioni sgradevoli vanno superate traendone insegnamento, esaminando cause e convincimenti, chiedendosi fino a che punto sono veri.
Ho paura... perché?
Credevo non sarebbe mai capitato a me...
Temo per la mia vita... adesso.
Passa qualche tempo e provo meno paura... perché?
Vedo e ascolto... piango e rido... parlo, urlo, amo!
Ci sono adesso, e vivo per emozionarmi ancora.

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