Quinto incontro del GAMA. Un tema centrale tante volte trattato da apparire scontato, eppure all'occasione c'è sempre qualcuno che ha da dire qualcosa, o meglio ridire sul medico di famiglia (MMG).
La prima "figura professionale" cui di solito ci si rivolge quando assale il dubbio di una patologia seria.
Per Noi, come alberi spogli di energie e risorse, rappresenta una mano dal Cielo.
E il povero medico di famiglia, considerato per lo più lo "specialista delle impegnative", che sempre più spesso è colui che avanza l'ipotesi di una diagnosi drammatica, deve fare i conti con la comunicazione personalizzata, e le giuste modalità che considerino la diversità individuale. Seguire la "persona" e non solo curare il "malato". Trasmettere notizie che alterano drammaticamente e negativamente le prospettive future, fare di tutto perché Chi è di fronte si senta accolto e protetto, e non improvvisamente "stigmatizzato", e per questo avulso dalla realtà di sempre e catapultato in un'altra che appare "non propria".
L'incontro odierno, impostato sullo scambio interattivo, è stato tenuto da un Medico di Medicina Generale, più volte gradito ospite del GAMA, il dott. Marcello Menga, che dopo una breve introduzione ha fornito dei dati, aggiornati al 2016, riguardanti la "prevalenza" e l'"incidenza" dei tumori in Italia da 0 a 84 anni, dati da cui si evince purtroppo che i 2/3 della popolazione sono toccati dal problema.
Al Nord ci si ammala di più rispetto al Sud, ma ci sono maggiori possibilità di sopravvivenza grazie ai programmi di screening possibili per migliori risorse economiche.
Nell'interagire, ad un certo punto è sorto un equivoco, per cui incidenza e prevalenza parevano fossero sinonimi, necessario per questo fare una netta distinzione. L'incidenza misura la comparsa di nuovi eventi in un dato momento. La prevalenza invece riporta il numero o la proporzione di persone viventi che hanno avuto una pregressa diagnosi di tumore. Entrambe sono parte dei "Registri tumori", raccolta ed analisi dei dati riguardanti tumori maligni in una data popolazione.
Le funzioni dei Registri sono:
- Epidemiologia descrittiva
- Valutazione d'impatto degli screening oncologici
- Programmazione sanitaria
- Supporto alla ricerca
- Valutazione del rischio in Epidemiologia ambientale
La raccolta dati viene da "fonti primarie" (cartelle cliniche, referti di Anatomia patologica, certificati di decesso, schede anagrafiche di Medici di Medicina Generale), e da "fonti secondarie" (esenzioni ticket, archivi di commissioni per l'invalidità civile, prestazioni diagnostiche sul territorio, cartelle per assistenza domiciliare, servizi di screening o di cure palliative).
Il sistema viene istituito nel 2008, con 6 sezioni periferiche previste, come centro di coordinamento IRCCS Oncologico di Bari, e nel 2013 diventa attività istituzionale pugliese.
Ma allo stato attuale non si nota omogeneità di accreditamento per i registri di tutte le province, e non solo... emergono pure delle discrepanze incredibili e preoccupanti.
(continua...)
La prima "figura professionale" cui di solito ci si rivolge quando assale il dubbio di una patologia seria.
Per Noi, come alberi spogli di energie e risorse, rappresenta una mano dal Cielo.
E il povero medico di famiglia, considerato per lo più lo "specialista delle impegnative", che sempre più spesso è colui che avanza l'ipotesi di una diagnosi drammatica, deve fare i conti con la comunicazione personalizzata, e le giuste modalità che considerino la diversità individuale. Seguire la "persona" e non solo curare il "malato". Trasmettere notizie che alterano drammaticamente e negativamente le prospettive future, fare di tutto perché Chi è di fronte si senta accolto e protetto, e non improvvisamente "stigmatizzato", e per questo avulso dalla realtà di sempre e catapultato in un'altra che appare "non propria".
L'incontro odierno, impostato sullo scambio interattivo, è stato tenuto da un Medico di Medicina Generale, più volte gradito ospite del GAMA, il dott. Marcello Menga, che dopo una breve introduzione ha fornito dei dati, aggiornati al 2016, riguardanti la "prevalenza" e l'"incidenza" dei tumori in Italia da 0 a 84 anni, dati da cui si evince purtroppo che i 2/3 della popolazione sono toccati dal problema.
Al Nord ci si ammala di più rispetto al Sud, ma ci sono maggiori possibilità di sopravvivenza grazie ai programmi di screening possibili per migliori risorse economiche.
Nell'interagire, ad un certo punto è sorto un equivoco, per cui incidenza e prevalenza parevano fossero sinonimi, necessario per questo fare una netta distinzione. L'incidenza misura la comparsa di nuovi eventi in un dato momento. La prevalenza invece riporta il numero o la proporzione di persone viventi che hanno avuto una pregressa diagnosi di tumore. Entrambe sono parte dei "Registri tumori", raccolta ed analisi dei dati riguardanti tumori maligni in una data popolazione.
Le funzioni dei Registri sono:
- Epidemiologia descrittiva
- Valutazione d'impatto degli screening oncologici
- Programmazione sanitaria
- Supporto alla ricerca
- Valutazione del rischio in Epidemiologia ambientale
La raccolta dati viene da "fonti primarie" (cartelle cliniche, referti di Anatomia patologica, certificati di decesso, schede anagrafiche di Medici di Medicina Generale), e da "fonti secondarie" (esenzioni ticket, archivi di commissioni per l'invalidità civile, prestazioni diagnostiche sul territorio, cartelle per assistenza domiciliare, servizi di screening o di cure palliative).
Il sistema viene istituito nel 2008, con 6 sezioni periferiche previste, come centro di coordinamento IRCCS Oncologico di Bari, e nel 2013 diventa attività istituzionale pugliese.
Ma allo stato attuale non si nota omogeneità di accreditamento per i registri di tutte le province, e non solo... emergono pure delle discrepanze incredibili e preoccupanti.
(continua...)
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