domenica 7 agosto 2016

UNA SOLA VOCE


E' quella che sale dal Cuore ed entra in grande sintonia col Divino. Per me questo vuol dire Pregare.
Le preghiere, intese come formule sono, ed occorre pure che siano, per "necessaria comodità", non Tutti hanno parole giuste per esprimere un bisogno, per elevare una lode e un ringraziamento.
Ci si può abbandonare nei momenti di maggiore vulnerabilità e debolezza, ed è questa la preghiera più bella, e lo si fa anche senza parole. Il Cuore parla, e Chi tutto può e sa è l'unico a poter ascoltare.
Io prego così, solo così so farlo.
Quando il contesto quasi impone la "frase" giusta, opportuna come da schema... io mi perdo. E mi distraggo, e poi ricomincio ma resto indietro. Non posso poi che chiedere perdono, e ricominciare di nuovo ma stavolta ascoltando le parole del Cuore. Se tutto ciò costituisce peccato, devo confessare che pecco spesso.
L'unica preghiera che sempre mi prende è il Padre Nostro. La ripeto in silenzio tante volte durante la mia giornata... al mattino, quando grata apro gli occhi al nuovo giorno, quando siedo a tavola per il pranzo, e poi ancora e sempre fino a tarda notte.
Grazie, Padre perché anche oggi è andata, e sono ancora qua, e forse non avrei potuto e invece Tu, solo Tu hai concesso che fosse. Ed io devo in qualche modo disobbligarmi con Te e per Te. Così come hai insegnato... con le opere.
Ecco... a me piace pregare anche così, mettendo in atto ciò che mi è stato dato in potenza. La capacità di tradurre le parole in fatti. Non le mie parole, che possono lasciare il tempo che trovano, ma quelle che ho recepito come insegnamenti.
Che cosa resta di una Fede proclamata che non evolve in esempio come ci è stato detto? Senza Carità è come un cero consumato del tutto prima che sia il tempo.
E' tardi, molto tardi. Rileggo quello che ho scritto. Forse anche questa è preghiera.
Tanti modi e maniere, come cuori diversi per quell'Unico Amore.

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