Uno dei Nostri mercoledì sempre nostro ma diverso.
Nessuna uscita fuori porta, all'apparenza un giorno come un altro.
Dai, visto che dobbiamo è l'occasione per riposarci.
Riposarci...? L'ho vista improbabile come cosa, con una figlia in partenza che torna al nord, a casa Sua, dopo le vacanze ferragostane coi genitori. Ecco, lei si... lei si è riposata, ha fatto qualcosa di diverso, per me... niente più di tanto. Ma non mi lamento, mi va benissimo così. Sono piena di tante e tali cose che mi occorrerebbe una giornata di almeno 36 e non 24 ore, cose che mi impediscono di pensare a quello che potrei avere e non ho.
Quindi dicevo... figlia in partenza, l'altro figlio momentaneamente assente e tempo contato in termini di minuti. Comunque alla fine ce l'abbiamo fatta, e nel primissimo pomeriggio eravamo in stazione per gli ultimi saluti in diretta.
Quando il treno è partito ho visto una mamma piangere mentre agitava la mano. Piangeva. Io ormai non piango più, e non perché il tempo trascorso mi ha regalato l'abitudine. La malinconia mi prende sempre, ma non piango perché sarebbe esagerato ed ingiusto. I miei figli partono per poi tornare...
E superata questa partenza, siamo tornati trafelati a casa. Pranzo in ritardo e poi mi è venuto in mente che oggi era il compleanno della Nostra cagnolina, a tutti gli effetti componente serena e rasserenante della famiglia. Sette anni di gioia semplice e insostituibile, terapia inconsapevole, indolore e senza effetti collaterali per tutta la famiglia.
Beh, quest'anno è andata così... solo un pensiero e senza candeline. Ogni tanto qualcosa cambia, non è mai un dramma e si guarda al domani. Perché c'è sempre un domani per tornare indietro, riparare e ricominciare.
Come ho ricominciato io... e pure oggi, passando la serata a ramazzare negli spazi ormai liberi della mia casa, illudendomi così di poter colmare gli immediati ed inevitabili vuoti.
Per una mamma è così. Una mamma che va avanti negli anni, è stanca e vorrebbe riposare ed essere più libera dagli impegni familiari. Ma poi più forte è l'Amore, quello unico che contraddistingue ogni madre, tipicamente incondizionato. Che è poco esigente, non chiede molto, solo quel tanto che basta per durare nel tempo.
Si è fatto tardi. C'è Chi mi ama e chiama.
Anche questo Mercoledì si è concluso. Mentre è già pronto tutto quel che serve domani.
Nessuna uscita fuori porta, all'apparenza un giorno come un altro.
Dai, visto che dobbiamo è l'occasione per riposarci.
Riposarci...? L'ho vista improbabile come cosa, con una figlia in partenza che torna al nord, a casa Sua, dopo le vacanze ferragostane coi genitori. Ecco, lei si... lei si è riposata, ha fatto qualcosa di diverso, per me... niente più di tanto. Ma non mi lamento, mi va benissimo così. Sono piena di tante e tali cose che mi occorrerebbe una giornata di almeno 36 e non 24 ore, cose che mi impediscono di pensare a quello che potrei avere e non ho.
Quindi dicevo... figlia in partenza, l'altro figlio momentaneamente assente e tempo contato in termini di minuti. Comunque alla fine ce l'abbiamo fatta, e nel primissimo pomeriggio eravamo in stazione per gli ultimi saluti in diretta.
Quando il treno è partito ho visto una mamma piangere mentre agitava la mano. Piangeva. Io ormai non piango più, e non perché il tempo trascorso mi ha regalato l'abitudine. La malinconia mi prende sempre, ma non piango perché sarebbe esagerato ed ingiusto. I miei figli partono per poi tornare...
E superata questa partenza, siamo tornati trafelati a casa. Pranzo in ritardo e poi mi è venuto in mente che oggi era il compleanno della Nostra cagnolina, a tutti gli effetti componente serena e rasserenante della famiglia. Sette anni di gioia semplice e insostituibile, terapia inconsapevole, indolore e senza effetti collaterali per tutta la famiglia.
Beh, quest'anno è andata così... solo un pensiero e senza candeline. Ogni tanto qualcosa cambia, non è mai un dramma e si guarda al domani. Perché c'è sempre un domani per tornare indietro, riparare e ricominciare.
Come ho ricominciato io... e pure oggi, passando la serata a ramazzare negli spazi ormai liberi della mia casa, illudendomi così di poter colmare gli immediati ed inevitabili vuoti.
Per una mamma è così. Una mamma che va avanti negli anni, è stanca e vorrebbe riposare ed essere più libera dagli impegni familiari. Ma poi più forte è l'Amore, quello unico che contraddistingue ogni madre, tipicamente incondizionato. Che è poco esigente, non chiede molto, solo quel tanto che basta per durare nel tempo.
Si è fatto tardi. C'è Chi mi ama e chiama.
Anche questo Mercoledì si è concluso. Mentre è già pronto tutto quel che serve domani.
Nessun commento:
Posta un commento