Emoticon heart
Anche stavolta è andata, nel senso che è partita. E come sempre mi lascia il vuoto.
Quando arriva è come dovessi affrontare un esame, e questo ogni volta. Osserva e critica, discute, rimprovera... c'è sempre più di un errore da "matita blu". Poi, va via e si porta un pezzo di Cuore al "prezzo" di 1 bacio. Oggi però mi ha dato la "lode"... mamma è cambiata, non è più la lagna pazzesca di una volta. Insomma, mi ha promosso ma credo che per arrivare al titolo ce ne vorrà.
Va be, comunque è già qualcosa.
I figli... non hanno mai il libretto di istruzioni... e vogliono essere trattati con rispetto e distanza, da adulti ma con moderazione perché hanno sempre bisogno di qualcosa.
Ma poi ti pare di non fare abbastanza, ti avvicini, entri nel loro "spazio" ed allora si ribellano, quasi scrollandosi di dosso quest'amore materno, così appiccicoso...
E' così per tutte Noi, madri che amano di un amore grande, e vorrebbero essere come un ombrello sul capo dei figli per ripararli da ogni sofferenza.
Forse il nostro modo di amare è "TROPPO", ma è l'unico che conosciamo.
Per quello che mi riguarda, di come mia figlia mi esamina tutte le volte non me la prendo. E come potrei? Non la conoscessi, magari sarei capace anche di metterle un muso senza fine. Ma io sono Sua madre o meglio la MAMMA e se non è la mamma a comprendere e girar pagina, Chi lo potrà mai fare?
Mi sovviene ora ciò che ascoltai in chiesa durante un'omelia...
Nessuno è più simile a Gesù Cristo della mamma... ha dato la Vita, perdona ed accoglie sempre... ed oggi io aggiungo, è anche capace di un Amore "troppo" grande, praticamente immenso.
E alla resa dei conti neanche basta, serve pure notevole comprensione e infinita pazienza per contrastare un livore latente che viene dal profondo.
E' che oggi i giovani sono tutti arrabbiati e fanno scontare a Noi il loro disagio e malcontento quasi avessimo la colpa di averli messi al mondo nell'epoca sbagliata.
Bisogna pazientare, e sperare che qualcosa presto cambi... la responsabilità, io credo sia tutta di questo difficile momento che agli occhi dei figli appare come un'età senza futuro. Loro intanto restano per Noi sempre unici e speciali, oltre ad essere tanto amati.
Non mancano quei conflitti che se pur dolorosi comunque fanno crescere e capire molte cose, come imparare a non lasciarsi andare con parole che "portano peso", perché spesso l'istinto e la rabbia prendono il sopravvento e si combina "il guaio".
Ecco... io mi impegno per Amore a contare non fino a 10 prima di parlare, bensì fino a 50... a questo punto avrò certamente dimenticato tutto quanto e non solo le parole dettate dall'irritazione del momento.
Ai figli ormai adulti non si può donare niente che non sia esclusivamente a Loro vantaggio... lo so bene, ho imparato non senza sofferenza a sacrificare il mio "io" perché fossero liberi di fare scelte non condizionate.
Ho commesso però errori di valutazione... questo lo ammetto, e ho pagato a mie spese riconoscendo la superficialità di giudizio e un pizzico di egoismo.
Ora ho imparato... guardo da lontano, il più delle volte taccio ma manca ancora tanto. Non sono i libri ad insegnartelo e non è un diploma a farti mamma.
Quando arriva è come dovessi affrontare un esame, e questo ogni volta. Osserva e critica, discute, rimprovera... c'è sempre più di un errore da "matita blu". Poi, va via e si porta un pezzo di Cuore al "prezzo" di 1 bacio. Oggi però mi ha dato la "lode"... mamma è cambiata, non è più la lagna pazzesca di una volta. Insomma, mi ha promosso ma credo che per arrivare al titolo ce ne vorrà.
Va be, comunque è già qualcosa.
I figli... non hanno mai il libretto di istruzioni... e vogliono essere trattati con rispetto e distanza, da adulti ma con moderazione perché hanno sempre bisogno di qualcosa.
Ma poi ti pare di non fare abbastanza, ti avvicini, entri nel loro "spazio" ed allora si ribellano, quasi scrollandosi di dosso quest'amore materno, così appiccicoso...
E' così per tutte Noi, madri che amano di un amore grande, e vorrebbero essere come un ombrello sul capo dei figli per ripararli da ogni sofferenza.
Forse il nostro modo di amare è "TROPPO", ma è l'unico che conosciamo.
Per quello che mi riguarda, di come mia figlia mi esamina tutte le volte non me la prendo. E come potrei? Non la conoscessi, magari sarei capace anche di metterle un muso senza fine. Ma io sono Sua madre o meglio la MAMMA e se non è la mamma a comprendere e girar pagina, Chi lo potrà mai fare?
Mi sovviene ora ciò che ascoltai in chiesa durante un'omelia...
Nessuno è più simile a Gesù Cristo della mamma... ha dato la Vita, perdona ed accoglie sempre... ed oggi io aggiungo, è anche capace di un Amore "troppo" grande, praticamente immenso.
E alla resa dei conti neanche basta, serve pure notevole comprensione e infinita pazienza per contrastare un livore latente che viene dal profondo.
E' che oggi i giovani sono tutti arrabbiati e fanno scontare a Noi il loro disagio e malcontento quasi avessimo la colpa di averli messi al mondo nell'epoca sbagliata.
Bisogna pazientare, e sperare che qualcosa presto cambi... la responsabilità, io credo sia tutta di questo difficile momento che agli occhi dei figli appare come un'età senza futuro. Loro intanto restano per Noi sempre unici e speciali, oltre ad essere tanto amati.
Non mancano quei conflitti che se pur dolorosi comunque fanno crescere e capire molte cose, come imparare a non lasciarsi andare con parole che "portano peso", perché spesso l'istinto e la rabbia prendono il sopravvento e si combina "il guaio".
Ecco... io mi impegno per Amore a contare non fino a 10 prima di parlare, bensì fino a 50... a questo punto avrò certamente dimenticato tutto quanto e non solo le parole dettate dall'irritazione del momento.
Ai figli ormai adulti non si può donare niente che non sia esclusivamente a Loro vantaggio... lo so bene, ho imparato non senza sofferenza a sacrificare il mio "io" perché fossero liberi di fare scelte non condizionate.
Ho commesso però errori di valutazione... questo lo ammetto, e ho pagato a mie spese riconoscendo la superficialità di giudizio e un pizzico di egoismo.
Ora ho imparato... guardo da lontano, il più delle volte taccio ma manca ancora tanto. Non sono i libri ad insegnartelo e non è un diploma a farti mamma.
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