Emoticon heart
Credo bisognerà rassegnarsi ad un "percorso ad ostacoli", d'altra parte Chi non ha vissuto o vive esperienze che segnano?
Solo, dopo aver vissuto la mia, pensavo tutto il resto fosse più facile, sia pure nel travaglio più grande.
Si sbaglia e viene posto rimedio... si cade e ci si rialza. Basta volerlo e chiedere l'aiuto giusto con la spontaneità del Cuore.
Mah!... evidentemente non è del tutto così, e quindi dovrò io stessa essere ancora molto cauta e attenta a non inciampare. Comunque non mi fermo, non mi ritiro sotto una "campana di vetro"... non mi arrendo.
I pensieri e l'autoanalisi, la ricerca continua di maggiore consapevolezza e l'autocritica, tutto in un breve arco di tempo però non portano completamente un bene... e così per l'intero giorno mi sono ritrovata con un mal di testa "importante"... per intensità e motivazione.
E mi sarei fermata qui, tanto quel che avevo da dire una volta tanto in sintesi l'ho detto... poi l'ennesimo fatto nuovo di questa estate a dir poco particolare, è sembrato capitare "per" me, come monito ed insegnamento.
E allora, è vero... non si finisce mai.
Spenderò qualche altra parola, più per convincermi che altro... ogni situazione è a sé, e Chi la vive non va giudicato né compatito ma compreso in un'ottica più vasta. Globale.
Sbaglia Chi considera con severità e non ha la cognizione dei fatti, compresi eventi e vissuti. Dopo... dovrebbe garbatamente tentare di mettersi nelle condizioni di Chi ha di fronte e valutare le proprie capacità in quel nuovo contesto.
Un "dolore" improvviso, acuto che si accompagna con i dubbi e le ansie... i tentativi poi di reagire con mezzi sorrisi che diventano risate esagerate fino alle lacrime per nascondere il pianto "dentro"... cadere e rialzarsi a fatica... reggersi in piedi con un equilibrio precario.
Chi sta per giudicare l'altro, provi a chiedersi se mai sarebbe stato in grado di vivere "tutto questo", reggere a colpi ripetuti.
Riprendersi e illudersi... sperare e disilludersi.
Riprendere a sperare.
Durerà? Certo, perché nulla è per sempre e finirà tanta sofferenza subdola, continua che lacera i rapporti tra persone che alla fine vivono lo stesso dolore.
Tutto passerà se pur tra mille affanni, lasciando per speranza un fiore tra le pietre.
Solo, dopo aver vissuto la mia, pensavo tutto il resto fosse più facile, sia pure nel travaglio più grande.
Si sbaglia e viene posto rimedio... si cade e ci si rialza. Basta volerlo e chiedere l'aiuto giusto con la spontaneità del Cuore.
Mah!... evidentemente non è del tutto così, e quindi dovrò io stessa essere ancora molto cauta e attenta a non inciampare. Comunque non mi fermo, non mi ritiro sotto una "campana di vetro"... non mi arrendo.
I pensieri e l'autoanalisi, la ricerca continua di maggiore consapevolezza e l'autocritica, tutto in un breve arco di tempo però non portano completamente un bene... e così per l'intero giorno mi sono ritrovata con un mal di testa "importante"... per intensità e motivazione.
E mi sarei fermata qui, tanto quel che avevo da dire una volta tanto in sintesi l'ho detto... poi l'ennesimo fatto nuovo di questa estate a dir poco particolare, è sembrato capitare "per" me, come monito ed insegnamento.
E allora, è vero... non si finisce mai.
Spenderò qualche altra parola, più per convincermi che altro... ogni situazione è a sé, e Chi la vive non va giudicato né compatito ma compreso in un'ottica più vasta. Globale.
Sbaglia Chi considera con severità e non ha la cognizione dei fatti, compresi eventi e vissuti. Dopo... dovrebbe garbatamente tentare di mettersi nelle condizioni di Chi ha di fronte e valutare le proprie capacità in quel nuovo contesto.
Un "dolore" improvviso, acuto che si accompagna con i dubbi e le ansie... i tentativi poi di reagire con mezzi sorrisi che diventano risate esagerate fino alle lacrime per nascondere il pianto "dentro"... cadere e rialzarsi a fatica... reggersi in piedi con un equilibrio precario.
Chi sta per giudicare l'altro, provi a chiedersi se mai sarebbe stato in grado di vivere "tutto questo", reggere a colpi ripetuti.
Riprendersi e illudersi... sperare e disilludersi.
Riprendere a sperare.
Durerà? Certo, perché nulla è per sempre e finirà tanta sofferenza subdola, continua che lacera i rapporti tra persone che alla fine vivono lo stesso dolore.
Tutto passerà se pur tra mille affanni, lasciando per speranza un fiore tra le pietre.
Bel post Mary,non mollare mai e buon Ferragosto!
RispondiEliminaGrazie, Olga... buon Ferragosto anche per Te.
EliminaUn abbraccio...
Mary