Emoticon heart
Qualcuno ancora dice di me...
O sei folle oppure sei "troppo...", troppo cosa non lo so, ma a volte non lo nego, il dubbio mi prende.
Non avranno ragione? Perché certi giorni è difficile, ma difficile davvero, perciò o sei folle oppure... dalla pelle dura. Solo questa infatti, può contrapporsi a ciò che appare altrettanto... duro da comprendere, accettare e superare.
Ci sono momenti in cui non sai dove posare lo sguardo, mancano le parole e non puoi neanche osare il silenzio. Tutto risulta imbarazzante ed offensivo, eppure qualcosa devi inventarti... altrimenti sarebbe meglio uscire, spogliarti di quella "divisa" senza senso e non tornare più sull'argomento che ti appartiene ed è dentro fino al midollo. E questo sappiamo bene, quanto sia difficile.
Perché ci sono i ricordi e la gioia di una conquista e il desiderio immenso di trasmettere la speranza, indispensabile compagna di vita.
Un ricordo arriva all'improvviso, è nelle previsioni sempre come evento possibile, e giunge senza chiedere il permesso. E' già successo e succederà ancora, non può non essere così se gira e rigira l'ambiente è quello.
Allora ti soffermi solo il tanto che basta, poi distogli di un po' lo sguardo e poi torni a guardare senza mettere a fuoco, per non farti male e non far del male.
Quanto è difficile! E si parla di volontariato...
Non mi è mai piaciuta questa parola, la trovo pretenziosa ed altisonante... forse nessuno è all'altezza del suo autentico significato.
Oggi mi è capitato di vedere una "situazione al rovescio"... Chi un tempo fu malato stare accanto alla persona che le fu vicino. E non è passato tanto tempo e forse non passerà altrettanto tempo. Non sapevo che cosa dire o fare... dovevo però escogitare qualcosa, me lo chiedevano quegli sguardi. Ho preso un "fiocchetto" e l'ho donato... c'era scritto di un sorriso di serenità. Colto il messaggio, l'ho tradotto in azione ed ho... semplicemente sorriso.
Ogni incontro, ogni scambio, ogni coincidenza emotiva è un dono, non dobbiamo mai dimenticarlo. Al di là di ogni scelta e al di sopra di ogni cosa, è meglio scegliere di amare. E dato che quelli più difficili da amare sono quelli che hanno più bisogno di amore, mi impegnerò maggiormente nel porgermi quotidiano... per essere una sorta di riverbero vivente di speranza e armonia in cui il suono prenda il posto delle parole.
O sei folle oppure sei "troppo...", troppo cosa non lo so, ma a volte non lo nego, il dubbio mi prende.
Non avranno ragione? Perché certi giorni è difficile, ma difficile davvero, perciò o sei folle oppure... dalla pelle dura. Solo questa infatti, può contrapporsi a ciò che appare altrettanto... duro da comprendere, accettare e superare.
Ci sono momenti in cui non sai dove posare lo sguardo, mancano le parole e non puoi neanche osare il silenzio. Tutto risulta imbarazzante ed offensivo, eppure qualcosa devi inventarti... altrimenti sarebbe meglio uscire, spogliarti di quella "divisa" senza senso e non tornare più sull'argomento che ti appartiene ed è dentro fino al midollo. E questo sappiamo bene, quanto sia difficile.
Perché ci sono i ricordi e la gioia di una conquista e il desiderio immenso di trasmettere la speranza, indispensabile compagna di vita.
Un ricordo arriva all'improvviso, è nelle previsioni sempre come evento possibile, e giunge senza chiedere il permesso. E' già successo e succederà ancora, non può non essere così se gira e rigira l'ambiente è quello.
Allora ti soffermi solo il tanto che basta, poi distogli di un po' lo sguardo e poi torni a guardare senza mettere a fuoco, per non farti male e non far del male.
Quanto è difficile! E si parla di volontariato...
Non mi è mai piaciuta questa parola, la trovo pretenziosa ed altisonante... forse nessuno è all'altezza del suo autentico significato.
Oggi mi è capitato di vedere una "situazione al rovescio"... Chi un tempo fu malato stare accanto alla persona che le fu vicino. E non è passato tanto tempo e forse non passerà altrettanto tempo. Non sapevo che cosa dire o fare... dovevo però escogitare qualcosa, me lo chiedevano quegli sguardi. Ho preso un "fiocchetto" e l'ho donato... c'era scritto di un sorriso di serenità. Colto il messaggio, l'ho tradotto in azione ed ho... semplicemente sorriso.
Ogni incontro, ogni scambio, ogni coincidenza emotiva è un dono, non dobbiamo mai dimenticarlo. Al di là di ogni scelta e al di sopra di ogni cosa, è meglio scegliere di amare. E dato che quelli più difficili da amare sono quelli che hanno più bisogno di amore, mi impegnerò maggiormente nel porgermi quotidiano... per essere una sorta di riverbero vivente di speranza e armonia in cui il suono prenda il posto delle parole.
Altro che folle, tu sei una donna fortissima, la forza dell'amore è dalla tua parte
RispondiEliminagrazie... Paola
EliminaMary