Emoticon heart
Espressione di nota assonanza che però richiama ad altro.
E non è mica detto sia la morte necessariamente a separare, forse dovrebbe ma non è norma fissa.
Da dove scaturisce questa mia riflessione e quel che seguirà? Stranamente, quasi fuori luogo dall'aver pensato a lungo a ciò che è stato oggi. L'anniversario della scomparsa di una cara Amica, e il funerale di un vicino di casa.
Due eventi tristi, quindi ma che hanno messo in luce un sentimento che va oltre. Oltre la morte e il pianto, oltre la vita stessa, ché avendo essa una scadenza si presume l'abbia pure tutto ciò che le appartiene.
Due compagni rimasti soli a continuare il percorso, sereni... incredibilmente sereni perché assolutamente convinti che non finisce qui. Si tratta solo di andare avanti perché la loro strada è più lunga prima di raggiungere la meta, e una volta che saranno là sicuramente ad aspettarli ci sarà Chi è arrivato prima. E si ricongiungeranno, e stavolta davvero per sempre.
Una separazione "momentanea" allora, per quest'uomo e questa donna, persone di sesso diverso ma di identico atteggiamento, perché non è discriminante la mentalità maschile o femminile, quanto l'intensità di un sentimento vissuto come "valore".
Tante volte mi è capitato di sentir dire...
Eh, l'uomo fa in fretta a scordare, subito si consola. Per la donna, invece è diverso... fedele sempre anche dopo.
Eppure io ho visto il contrario, e forse anche peggio... quando la morte non c'entrava ancora.
Così pensavo stamattina... e all'improvviso si è "parata" nella mente una
tesi-domanda...
UOMO E DONNA e non... UOMO O DONNA?
Ho sempre visto ed apprezzato i due ruoli ben distinti, ove l'uno compensa l'altro e intanto dona un po' di quella parte di cui l'altro è carente, così che se ne arricchisca.
Detesto al contrario quando l'uno o l'altro vuol prevaricare, s'impone assumendo l'atteggiamento che non è proprio, peculiarità carpita spadroneggia di quella esistenza e porta l'altro "in catene" suo malgrado, senza che possa rendersene conto.
Uomo o donna... nessuno dei due può riconoscersi nel "ruolo emotivo" se non riacquista lucidità di pensiero e serenità d'animo.
Separati da quel che è stato per capriccio egoistico o assurda presunzione.
E non è mica detto sia la morte necessariamente a separare, forse dovrebbe ma non è norma fissa.
Da dove scaturisce questa mia riflessione e quel che seguirà? Stranamente, quasi fuori luogo dall'aver pensato a lungo a ciò che è stato oggi. L'anniversario della scomparsa di una cara Amica, e il funerale di un vicino di casa.
Due eventi tristi, quindi ma che hanno messo in luce un sentimento che va oltre. Oltre la morte e il pianto, oltre la vita stessa, ché avendo essa una scadenza si presume l'abbia pure tutto ciò che le appartiene.
Due compagni rimasti soli a continuare il percorso, sereni... incredibilmente sereni perché assolutamente convinti che non finisce qui. Si tratta solo di andare avanti perché la loro strada è più lunga prima di raggiungere la meta, e una volta che saranno là sicuramente ad aspettarli ci sarà Chi è arrivato prima. E si ricongiungeranno, e stavolta davvero per sempre.
Una separazione "momentanea" allora, per quest'uomo e questa donna, persone di sesso diverso ma di identico atteggiamento, perché non è discriminante la mentalità maschile o femminile, quanto l'intensità di un sentimento vissuto come "valore".
Tante volte mi è capitato di sentir dire...
Eh, l'uomo fa in fretta a scordare, subito si consola. Per la donna, invece è diverso... fedele sempre anche dopo.
Eppure io ho visto il contrario, e forse anche peggio... quando la morte non c'entrava ancora.
Così pensavo stamattina... e all'improvviso si è "parata" nella mente una
tesi-domanda...
UOMO E DONNA e non... UOMO O DONNA?
Ho sempre visto ed apprezzato i due ruoli ben distinti, ove l'uno compensa l'altro e intanto dona un po' di quella parte di cui l'altro è carente, così che se ne arricchisca.
Detesto al contrario quando l'uno o l'altro vuol prevaricare, s'impone assumendo l'atteggiamento che non è proprio, peculiarità carpita spadroneggia di quella esistenza e porta l'altro "in catene" suo malgrado, senza che possa rendersene conto.
Uomo o donna... nessuno dei due può riconoscersi nel "ruolo emotivo" se non riacquista lucidità di pensiero e serenità d'animo.
Separati da quel che è stato per capriccio egoistico o assurda presunzione.
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