Emoticon heart
Si torna ad argomenti più leggeri... ricordate "la marescialla", ovvero... una vita senza paure? Due giorni fa l'ho incontrata di nuovo, e sono stata con lei e Sua figlia che l'accompagnava, quasi tutto il tempo.
Ormai è diventato un appuntamento fisso, diciamo pure un "rito", il racconto della sua vita. Non segue un ordine preciso, non c'è cronologia degli eventi... va avanti e indietro a suo piacimento, e i flashback si confondono col presente, alternandosi a divagazioni culinarie.
Se dovessi dare un titolo, troverei azzeccato... raccontando tra i fornelli... o con una simpatica metafora... rimescolando.
Ha una risata particolare questa Nostra Amica... passa dall'espressione severa al fragore del riso in un secondo, e poi torna ad essere seria in un baleno, perché per lei il tempo è sempre limitato e in quel limite deve starci tutto, pensieri, opere ed emozioni, e pure qualche ricetta di cucina.
L'altro giorno col suo racconto è andata molto indietro, quando da ragazza era a servizio come governante insieme con altre coetanee presso la casa di un agricoltore benestante ma molto tirchio. Costui in casa non c'era mai perché badava alla tenuta in campagna, tornava il venerdì sera e ripartiva il lunedì mattina, però in vent'anni questi pochi giorni alla settimana gli erano bastati per mettere incinta la moglie ben 12 volte, una moglie più volte mamma che trascorreva le ore in cucina e dava direttive alle governanti per l'andamento del resto della casa.
La piccola "marescialla" già a quel tempo attiva, grande lavoratrice e molto attenta, ben presto si fece prendere a benvolere dalla signora che cominciò ad insegnarle i segreti della cucina e strategie per piatti sani, saporiti ed economici.
La notò anche l'ultimo di quei 12 figli, il quale per una meningite avuta a 7 anni aveva perso completamente l'udito. Lui s'innamorò di Lei, Lei in un primo momento lo respinse, poi pensando che... si, era sordo ma non muto, acconsentì ad unirsi in matrimonio. Contenta la mamma di Lui per tanti e pur ovvi motivi, contento il padre che così risparmiava uno stipendio e virtù e denaro restavano in famiglia.
La vera mamma è stata mia suocera, mi ha sempre difeso e tutto mi ha insegnato. Mia madre in cucina era per l' "essenziale", mia suocera... tutto tutto di più. Sughi e ragù, conserve e marmellate... persino i liquori, tanti da riempire la cantina. A proposito... lo conosci il "latte della vecchia"? Ah, no? Ma per forza... come potevi conoscerlo tu...?
E così dall'alto delle sue eccellenti competenze e sicura che solo lei potesse essere depositaria di trucchi e segrete ricette, con larga concessione mi ha rivelato ingredienti e procedimento per il "latte della vecchia".
Servono... 1 litro di latte, 1 litro di alcool, 1 kg di zucchero e 8 limoni da tagliare a metà. Mettere tutto insieme in un barattolo alto e largo, e tenere in infusione al buio per 15 giorni. Mescolare ogni tanto. Passato il tempo filtrare e imbottigliare.
Resterà sul filtro una specie di crema, con questa puoi farcire una ciambella, un pan di spagna... quello che vuoi tu. Perché, cara mia... non si butta niente.
Bene... il racconto del giorno c'era stato, la ricetta me l'aveva data... a posto!
E intanto... intanto il tempo dell'infusione era finito, e a casa l'aspettava una pirofila di tagliatelle al sugo coi carciofi da infornare.
Ma è periodo di carciofi, questo? Ma no... sicuramente ci sarà sotto qualche altro segreto.
Alla prossima, allora...
Ormai è diventato un appuntamento fisso, diciamo pure un "rito", il racconto della sua vita. Non segue un ordine preciso, non c'è cronologia degli eventi... va avanti e indietro a suo piacimento, e i flashback si confondono col presente, alternandosi a divagazioni culinarie.
Se dovessi dare un titolo, troverei azzeccato... raccontando tra i fornelli... o con una simpatica metafora... rimescolando.
Ha una risata particolare questa Nostra Amica... passa dall'espressione severa al fragore del riso in un secondo, e poi torna ad essere seria in un baleno, perché per lei il tempo è sempre limitato e in quel limite deve starci tutto, pensieri, opere ed emozioni, e pure qualche ricetta di cucina.
L'altro giorno col suo racconto è andata molto indietro, quando da ragazza era a servizio come governante insieme con altre coetanee presso la casa di un agricoltore benestante ma molto tirchio. Costui in casa non c'era mai perché badava alla tenuta in campagna, tornava il venerdì sera e ripartiva il lunedì mattina, però in vent'anni questi pochi giorni alla settimana gli erano bastati per mettere incinta la moglie ben 12 volte, una moglie più volte mamma che trascorreva le ore in cucina e dava direttive alle governanti per l'andamento del resto della casa.
La piccola "marescialla" già a quel tempo attiva, grande lavoratrice e molto attenta, ben presto si fece prendere a benvolere dalla signora che cominciò ad insegnarle i segreti della cucina e strategie per piatti sani, saporiti ed economici.
La notò anche l'ultimo di quei 12 figli, il quale per una meningite avuta a 7 anni aveva perso completamente l'udito. Lui s'innamorò di Lei, Lei in un primo momento lo respinse, poi pensando che... si, era sordo ma non muto, acconsentì ad unirsi in matrimonio. Contenta la mamma di Lui per tanti e pur ovvi motivi, contento il padre che così risparmiava uno stipendio e virtù e denaro restavano in famiglia.
La vera mamma è stata mia suocera, mi ha sempre difeso e tutto mi ha insegnato. Mia madre in cucina era per l' "essenziale", mia suocera... tutto tutto di più. Sughi e ragù, conserve e marmellate... persino i liquori, tanti da riempire la cantina. A proposito... lo conosci il "latte della vecchia"? Ah, no? Ma per forza... come potevi conoscerlo tu...?
E così dall'alto delle sue eccellenti competenze e sicura che solo lei potesse essere depositaria di trucchi e segrete ricette, con larga concessione mi ha rivelato ingredienti e procedimento per il "latte della vecchia".
Servono... 1 litro di latte, 1 litro di alcool, 1 kg di zucchero e 8 limoni da tagliare a metà. Mettere tutto insieme in un barattolo alto e largo, e tenere in infusione al buio per 15 giorni. Mescolare ogni tanto. Passato il tempo filtrare e imbottigliare.
Resterà sul filtro una specie di crema, con questa puoi farcire una ciambella, un pan di spagna... quello che vuoi tu. Perché, cara mia... non si butta niente.
Bene... il racconto del giorno c'era stato, la ricetta me l'aveva data... a posto!
E intanto... intanto il tempo dell'infusione era finito, e a casa l'aspettava una pirofila di tagliatelle al sugo coi carciofi da infornare.
Ma è periodo di carciofi, questo? Ma no... sicuramente ci sarà sotto qualche altro segreto.
Alla prossima, allora...
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