Emoticon heart
Devo essere sincera, i passi saranno stati più di 400 però le nuvole c'erano e tante. Di quelle che sono solite navigare nei cieli di montagna, dalle strane forme che cambiano mentre sei con gli occhi in su e cominci a fantasticare.
Col cellulare ho scattato diverse foto, ne farò un album... chissà.
Un giorno da raccontare con le immagini, per ognuna un'emozione o uno stato d'animo... una breve didascalia e un Cuore fitto di serenità.
Perché fitto e non pieno?
E' l'insieme di attimi stretti, che sembrano niente, a donarla, non te ne rendi perfettamente conto...
Sei tranquilla, ti guardi intorno e sorridi alla bimba nel seggiolone al tavolo del ristorante, mentre ascolti i genitori che parlano in inglese e dici... sono stranieri, quanto sono giovani e simpatici. E poi ricordi quando giovane sei stata anche Tu, coi bimbi piccoli, tanto entusiasmo e la vita che pareva non dovesse finire mai.
Pensieri e ricordi che al massimo suscitano nostalgia ma nulla tolgono alla serenità. Finalmente non devi più aspettare per goderne, e sì che l'hai meritata, guadagnata con fatica, e non solo per la malattia.
Hai fatto gran parte del percorso, raggiunto traguardi non senza sconfitte, ma ora ci sei e puoi andare solo avanti.
E stamattina su quel lungo viale lastricato a pietre simili a ciottoli, continuavo a passeggiare, andare avanti... ogni tanto a guardare il cielo. Tante nuvole ma non troppe da coprire il sole, un cielo azzurro che pareva quasi trasparente come vetro decorato di una cattedrale. C'è sacralità nella natura a volte... l'ispira quel silenzio coi sussurri degli insetti, il frinire delle cicale, un verde sottobosco e certi frutti pendenti da un albero che non riconosci. Pere o fichi?
Pareva il Paradiso Terrestre.
Un cane corre a riportare il legnetto lanciato dal padrone, è gioioso e contento. Viene spontaneo un altro sorriso. E ti accorgi che non sei mai stata così acciaccata, eppure ti senti bene. Se qualcuno chiedesse in quel momento... come stai?... diresti sempre e solo, bene, grazie.
Ed è così, perché se puoi passeggiare pure in salita e alzare gli occhi a guardare nuvole rincorrersi, non puoi non stare bene, anzi benissimo.
E' la Mente che lo dice e Tu ne sei contenta. Anche ora... mentre le nubi si sono raggiunte, e abbracciate, fanno venire giù le prime lacrime di serenità.
Col cellulare ho scattato diverse foto, ne farò un album... chissà.
Un giorno da raccontare con le immagini, per ognuna un'emozione o uno stato d'animo... una breve didascalia e un Cuore fitto di serenità.
Perché fitto e non pieno?
E' l'insieme di attimi stretti, che sembrano niente, a donarla, non te ne rendi perfettamente conto...
Sei tranquilla, ti guardi intorno e sorridi alla bimba nel seggiolone al tavolo del ristorante, mentre ascolti i genitori che parlano in inglese e dici... sono stranieri, quanto sono giovani e simpatici. E poi ricordi quando giovane sei stata anche Tu, coi bimbi piccoli, tanto entusiasmo e la vita che pareva non dovesse finire mai.
Pensieri e ricordi che al massimo suscitano nostalgia ma nulla tolgono alla serenità. Finalmente non devi più aspettare per goderne, e sì che l'hai meritata, guadagnata con fatica, e non solo per la malattia.
Hai fatto gran parte del percorso, raggiunto traguardi non senza sconfitte, ma ora ci sei e puoi andare solo avanti.
E stamattina su quel lungo viale lastricato a pietre simili a ciottoli, continuavo a passeggiare, andare avanti... ogni tanto a guardare il cielo. Tante nuvole ma non troppe da coprire il sole, un cielo azzurro che pareva quasi trasparente come vetro decorato di una cattedrale. C'è sacralità nella natura a volte... l'ispira quel silenzio coi sussurri degli insetti, il frinire delle cicale, un verde sottobosco e certi frutti pendenti da un albero che non riconosci. Pere o fichi?
Pareva il Paradiso Terrestre.
Un cane corre a riportare il legnetto lanciato dal padrone, è gioioso e contento. Viene spontaneo un altro sorriso. E ti accorgi che non sei mai stata così acciaccata, eppure ti senti bene. Se qualcuno chiedesse in quel momento... come stai?... diresti sempre e solo, bene, grazie.
Ed è così, perché se puoi passeggiare pure in salita e alzare gli occhi a guardare nuvole rincorrersi, non puoi non stare bene, anzi benissimo.
E' la Mente che lo dice e Tu ne sei contenta. Anche ora... mentre le nubi si sono raggiunte, e abbracciate, fanno venire giù le prime lacrime di serenità.
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