La stanchezza a volte mi fa uno strano effetto. All'improvviso formulo in pensiero che di primo impatto appare quasi incomprensibile, parole messe insieme che trovano senso solo per metà. Ma poiché mi stimo abbastanza da considerare la Mente capace di andare per suo conto pur in sintonia inconsapevole col Cuore, allora prendo in considerazione la possibilità di elaborarlo.
Da qualcosa sarà scaturito...
Per quest'ultimo incontro prima delle feste è intervenuta una dottoressa radioterapista. Assai solare e disinvolta nella comunicazione è riuscita brillantemente a stabilire un "canale" in empatia, annullando quella sorta di timore quasi reverenziale che talvolta taglia tutti i ponti.
Semplicemente ha raccontato la sua storia, come è nato il suo approccio a questo ramo dell'oncologia, e tutto sia andato come doveva nonostante i presupposti contrari.
Decide di studiare medicina, ed è la prima in assoluto nella sua famiglia.
Frequenta un'università lombarda, vive lontana dai suoi, eppure a loro è attaccatissima tanto che pensa, anzi è sicura di tornare nella sua città dopo la laurea. Poi sarà quel che sarà. E' chiaro che la positività di fondo l'aiuta non poco... le fa vivere in modo proficuo il presente, mostrandole del futuro solo ciò che le fa piacere pensare.
Consegue il suo titolo, ma intanto è incerta sulla specializzazione, casualmente approccia con la radiologia oncologica, se ne innamora e decide che quella sarà la strada, anche se nella sua città una struttura del genere non c'è. Il papà quando lo viene a sapere, resta basito... vuoi stare con Noi e scegli una cosa che necessariamente ti porterà lontano?
Ma LEI si ama troppo, crede in se stessa... e poi ci sarà un motivo o no, per cui le sia venuto in mente un "pensiero" così, quasi senza senso?
Completa gli studi e poi torna a casa, potenzialmente disoccupata ma sempre fiduciosa in atto.
Un giorno... era proprio in questo periodo di feste... passeggiando nota una locandina che invita a partecipare ad una lotteria per l'acquisto di un apparecchio per la struttura di radioterapia oncologica, di cui è prossima l'apertura. A questo punto non crede ai suoi occhi, e quando viene bandito il concorso per i giovani medici radioterapisti, lei partecipa e lo supera.
Così dal 2006... è sempre là, da pioniera a sorridente angelo... per costruire la fiducia e mai demolire speranze, dimostrando col narrare di sé che è inutile contrastare gli eventi coi malumori e l'insoddisfazione, perché le cose vanno sempre come devono.
Assecondare conviene, favorendo col "volersi bene".
E questo è solo un aspetto dell'Amore di se stessi...
Da qualcosa sarà scaturito...
Per quest'ultimo incontro prima delle feste è intervenuta una dottoressa radioterapista. Assai solare e disinvolta nella comunicazione è riuscita brillantemente a stabilire un "canale" in empatia, annullando quella sorta di timore quasi reverenziale che talvolta taglia tutti i ponti.
Semplicemente ha raccontato la sua storia, come è nato il suo approccio a questo ramo dell'oncologia, e tutto sia andato come doveva nonostante i presupposti contrari.
Decide di studiare medicina, ed è la prima in assoluto nella sua famiglia.
Frequenta un'università lombarda, vive lontana dai suoi, eppure a loro è attaccatissima tanto che pensa, anzi è sicura di tornare nella sua città dopo la laurea. Poi sarà quel che sarà. E' chiaro che la positività di fondo l'aiuta non poco... le fa vivere in modo proficuo il presente, mostrandole del futuro solo ciò che le fa piacere pensare.
Consegue il suo titolo, ma intanto è incerta sulla specializzazione, casualmente approccia con la radiologia oncologica, se ne innamora e decide che quella sarà la strada, anche se nella sua città una struttura del genere non c'è. Il papà quando lo viene a sapere, resta basito... vuoi stare con Noi e scegli una cosa che necessariamente ti porterà lontano?
Ma LEI si ama troppo, crede in se stessa... e poi ci sarà un motivo o no, per cui le sia venuto in mente un "pensiero" così, quasi senza senso?
Completa gli studi e poi torna a casa, potenzialmente disoccupata ma sempre fiduciosa in atto.
Un giorno... era proprio in questo periodo di feste... passeggiando nota una locandina che invita a partecipare ad una lotteria per l'acquisto di un apparecchio per la struttura di radioterapia oncologica, di cui è prossima l'apertura. A questo punto non crede ai suoi occhi, e quando viene bandito il concorso per i giovani medici radioterapisti, lei partecipa e lo supera.
Così dal 2006... è sempre là, da pioniera a sorridente angelo... per costruire la fiducia e mai demolire speranze, dimostrando col narrare di sé che è inutile contrastare gli eventi coi malumori e l'insoddisfazione, perché le cose vanno sempre come devono.
Assecondare conviene, favorendo col "volersi bene".
E questo è solo un aspetto dell'Amore di se stessi...
Carissima Mary passo per augurarti buon Natale e Buon Anno che il 2015 ti possa portare tanta salute a te e alla tua famiglia tutta. Un abbraccio.
RispondiEliminaAuguri, Katia... grazie per esserti ricordata di me.
EliminaUn forte abbraccio di Cuore...
Mary