È cosa che faccio spesso, quando sono giù di tono, in casa vado alla ricerca di cose vecchie di cui sbarazzarmi.
Ne trovo sempre, residui di accumulo seriale, e poi sto meglio.
Così stasera ho fatto fuori una maglia dimenticata che dall'oblio ha ricavato due buchi, centrini senza forma, uno smanicato difettoso già alle origini. Poco dolore e alcun rimpianto quindi, e un po' di spazio ritrovato.
E ora sono tornata "forte".
Però... non so se sono veramente forte come voglio apparire o la mia è solo una maschera che mi aiuta a crederlo...
Se forza è, comunque non è forza mia, lo so bene, ma devo "esistere" e "resistere", perciò sta a me continuare a non farle perdere vigore.
A volte però, soprattutto quando sono sola in casa, i pensieri cominciano a scorrere veloci come fotogrammi di una pellicola in accelerazione, e ricordi, paure, progetti mancati, speranze si susseguono senza pause e poi mi lasciano stanca. Tendo a piegarmi su me stessa, ma reagisco, alzo la testa e vado avanti.
Continuo ad andare avanti e mi convinco di essere forte. Lo penso io e lo pensano gli Altri, che ascoltano le mie "giornate speciali", scandite da un tempo senza ore, minuti, secondi...
Concludo. Forse "questa forza" è l'esito del gran lavoro per far emergere il meglio di me.

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