sabato 27 dicembre 2025

TRA I RICORDI (n.85) (Natale essenziale due)

"Ci provo, sai?

A farmi attraversare dalla festa,

a lasciarmi toccare dalla gioia degli altri.

Ma dentro… c’è una parte che resta ferma,

in silenzio,

ad aspettare qualcosa che non ritorna.

"Se potessi saltare questi giorni lo farei senza esitazione,

non per fuggire,

ma per respirare un po’ di pace".

C'è troppo contrasto tra l'atmosfera di questo periodo e " il momento" che vive più di qualcuno.

È la vita, si dice e sarà forse così, ciò non toglie che pare sia una grande ingiustizia.

Mattinata di forti ed intensi contenuti, Paola ed io ne siamo uscite stravolte. Non sconvolte, ma stravolte, sbatacchiate, capovolte e poi ricomposte in un angolo.

E dire che oggi in reparto era venuto in visita l'arcivescovo. Altro evento a confronto.

Quanto è difficile trovare le parole giuste per certe situazioni, si può solo ascoltare e... riflettere.

Da credente penso che siamo tutti chiamati alla santità, ma non mi spiego perchè per alcuni sia riservato una sorta di "martirio", una specie di privilegio al contrario.

Ma io non voglio essere santo... replica il "tumorato di Dio" in questione, e Tu allora non puoi fare altro che restare in silenzio, o al massimo un "posso solo immaginare" sarà più che sufficiente.

E a quella moglie, eletta dalla Vita coordinatrice dei ricordi e delle azioni di Suo marito, che deve pensare pure a sè, alle cure da seguire, a tirarsi su per mandare avanti la normalità di tutti i giorni?

Lei dice...

Mi interessa solo l' "essenziale".

E lo afferma sorridendo, perchè probabilmente lo trova proprio lì, in una stanza che non è mai la stessa, da perfetti sconosciuti "incontrati" da sempre.



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