Solo qualche pensiero sulla gentilezza, perché oggi più che mai penso non sia mai troppa, fa bene, riduce ansia e timori. Fa sentire considerati.
E procede in "doppio senso non alternato", ovvero vantaggio per Chi la dona e Chi la riceve.
Un medico al termine di un esame condotto con delicatezza e professionalità, riceve elogi e ringraziamenti...
Ma di che? Un sorriso non costa nulla. Sarei pagato allo stesso modo se non lo facessi, però sorridendo ci sentiamo gratificati in due.
Sono questi gli episodi che ripagano di altri molto ma molto meno edificanti.
Se fosse presente a tutti i livelli, questo mondo andrebbe certamente meglio pur con l'imperfezione e gli errori umani. Si riuscirebbe persino ad accettare l'eventuale incertezza del futuro, se gentilmente presentata.
Non sarebbe incoscienza ma propensione ad aprire uno spiraglio alla speranza.
Purtroppo ci sono ancora molti avari di gentilezza, forse non l'hanno mai conosciuta o non sono in pace con se stessi.
E allora il massimo per loro sarà stiracchiare un sorriso che trasuda livore.
Ho pena per queste persone.
Concludo con un pensiero che trovo calzi a pennello, è di persona degna di fede, Madre Teresa di Calcutta...
"Preferirei commettere degli errori con gentilezza e compassione, piuttosto che operare miracoli con scortesia e durezza".

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