sabato 25 ottobre 2025

TRA I RICORDI (n.26) (Spazio senza voce)


E fu così che un giorno scelsi per me sola un angolo dove ripararmi lasciando fuori ansie, preoccupazioni, controversie.

Mi dava serenità e ancora continua il mio "spazio azzurro".

Quando sono qui a scrivere, a confrontarmi coi pensieri, dimentico tutto, in particolare la fragilità che mi fa impotente di fronte al destino altrui. È difficile restare a guardare una volta che hai intuito, e poi sai tante cose, nasce così il dissidio tra la consapevolezza che vivi come una conquista e il rammarico di non poter tornare indietro alla "beata ignoranza" almeno qualche volta.

Il mio spazio azzurro, "arredato" sempre in modo diverso, secondo lo stato d'animo del momento, solo per far stare bene, ché se stanno bene gli altri, starò bene anch'io.

Una scelta accurata di parole, senza prendere posizione netta, perché la verità o la virtù è sempre nel mezzo, e tutti leggendo o ascoltando, possano sentirsi a casa, insieme.

Oggi ho dedicato a me stessa pure uno spazio di silenzio. Ogni tanto ce n'è proprio di bisogno.

Ho rielaborato un bell'incontro odierno, ne ho ricavato pensieri sereni, mi sono concessa un' ulteriore opportunità. Una tacita promessa. Da un sogno ad un progetto, non proprio una novità, piuttosto un rinnovarsi riveduto e corretto.

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