martedì 14 ottobre 2025

TRA I RICORDI (n.15) (Un modello di unicità)

Dicevamo...per essere persone speciali non occorre essere di successo, piuttosto uniche nella loro originalità.

Le persone incontrate in tutti questi anni sono state modelli di unicità, perché è nella malattia che emerge ciò che si è davvero, il carattere autentico, privo di etichette...

E Lei era proprio così.

Con Lei potevo parlare liberamente, non si correva mai il rischio di urtarne la suscettibilità, perché era già ironica di per sé, sorridente sempre e prodiga di consigli e speranze, e poi... generosa non si può dire quanto. 

Non ricordo di averla vista giù di morale neppure per un giorno. La Sua unicità era in quel sorriso dell'anima che non l'abbandonava mai, una serenità talmente radicata da alleggerirle qualsiasi tiro mancino la Vita le riservasse.

Per le frequenti recidive era dimagrita tantissimo, a tal punto che la folta parrucca rossiccia la faceva simile ad un fiammifero.

Spiritosa e ironica anche in questo caso, non aveva mai mostrato di aver paura, ma amava la vita, il decoupage e i Suoi gattini. Tanti anni trascorsi in quel reparto, eppure dava l'impressione che fosse lì per caso, si muovesse con leggerezza ... sulle punte, come passi di danza.


Sarà per questo che fu come non fosse mai andata via, in silenzio.

Venni a sapere della Sua scomparsa per caso e solo dopo più di un mese. Forse lo aveva fatto apposta perché soffrissi meno. Mi voleva un bene unico davvero.

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