Dal nostro ritorno in reparto dopo la pandemia, appare ancora più evidente, più sentito di prima il bisogno di parlare, condividere il dolore e le aspettative, le paure e la speranza, quest'ultima nella giusta dimensione perché non sia illusione.
Tutte le persone che incontriamo sono speciali, poi capita ogni tanto qualcuno che lo è di più, come Donata, la cui lucidità e consapevolezza lascia senza parole.
Più volte provata dal Dolore della perdita, riesce a risollevarsi perché crede fermamente nella forza della condivisione.
- Se racconti la tua storia, per dolorosa che sia, ti sentirai miracolosamente più leggera...
- Aspetta Mari', non te ne andare...
- Vuoi dirmi qualcos'altro?
- Io lo so, e l'accetto... non si può vivere per sempre.
Ci sono parole che arrivano con una pressione tale da lasciare un'impronta profonda. Poi torni a ricalcarla, una, due, tante volte, ma lo stupore è sempre grande nel vedere che è troppo grande per te.
E ti senti pari ad una briciola, e comprendi che hai sempre da imparare con umiltà e pazienza.