domenica 5 ottobre 2025

TRA I RICORDI (n.6) (Con umiltà e pazienza)

Dal nostro ritorno in reparto dopo la pandemia, appare ancora più evidente, più sentito di prima il bisogno di parlare, condividere il dolore e le aspettative, le paure e la speranza, quest'ultima nella giusta dimensione perché non sia illusione.

Tutte le persone che incontriamo sono speciali, poi capita ogni tanto qualcuno che lo è di più, come Donata, la cui lucidità e consapevolezza lascia senza parole.

Più volte provata dal Dolore della perdita, riesce a risollevarsi perché crede fermamente nella forza della condivisione.

 - Se racconti la tua storia, per dolorosa che sia, ti sentirai miracolosamente più leggera...

- Aspetta Mari', non te ne andare...

- Vuoi dirmi qualcos'altro?

- Io lo so, e l'accetto... non si può vivere per sempre.


Ci sono parole che arrivano con una pressione tale da lasciare un'impronta profonda. Poi torni a ricalcarla, una, due, tante volte, ma lo stupore è sempre grande nel vedere che è troppo grande per te.

E ti senti pari ad una briciola, e comprendi che hai sempre da imparare con umiltà e pazienza.

TRA I RICORDI ( n.5) (Come Angeli)

Oggi, 2 Ottobre si è parlato tanto di Angeli, di braccia che sorreggono al momento giusto, di mani invisibili che salvano.

Capitò anche a me. Uno scivolone sulle scale bagnate ma alcuna rovinosa caduta, come presa in braccio e adagiata delicatamente. Nessun livido, alcun dolore.

Un vero miracolo.

Un altro motivo per essere grata. Come?

Cercando di essere come angelo per gli altri. Una missione possibile.

Ne sono convinta, ognuno può essere l'Angelo di Chi è accanto in qualsiasi momento. 

Un po' di ascolto ed attenzione al bisogno dell'Altro, la consapevolezza di non essere solo per se stessi e poi... la gioia proprio di "esserci", considerare la propria vita dono grande, da spartire perché possa moltiplicarsi e generare altra gioia e serenità che dura.

Insieme, pure distanti ma ugualmente vicini a Chi non se la sente di portare da solo il carico che la Vita gli ha riservato.


E poiché tutto manca, la vicinanza in primis, ognuno dica pure all'Altro lontano, sai che c'è? Col Cuore prendimi per mano e... portami con Te.

sabato 4 ottobre 2025

TRA I RICORDI (n.4) (E già Ottobre sarà)

Su un angolo sconnesso del marciapiede, tra aghi secchi di pino, solitaria è una pigna. 

Ricordi di un'estate alle spalle, richiamo forte ad un presente vario, contrastato e affascinante.

Siamo ad Ottobre infatti, e non mi par vero tanto veloce è il tempo.

Ci avviamo verso la fine dell'anno, ed


 è in questo periodo che i ricordi si fanno più pressanti. 

Era d'ottobre quando l'inquietudine prese ad essere più di una percezione cui porre rimedio.

Fuggivo dagli Altri e da me stessa, nel vano tentativo di ostacolare e mandare indietro quel che doveva essere.

Tutto va come deve e non può essere altrimenti.

Poi sempre ad Ottobre il momento più duro terminò, e da allora non conto i giorni né mesi ma cerco di viverli consapevolmente.

E ancora... oggi è stato il 1° Ottobre, un tempo San Remigio.

E sempre un tempo di questa giornata tutte le scuole riaprivano le porte, e per San Remigio era una gran festa.

Chi non ricorda infatti "i Remigini", i piccoli scolari di prima elementare, per loro era l'inizio di una festosa avventura, gioia contagiosa.

Di questi giorni è il ricordo più recente... 

- Qual è il tuo nome?

- Remigio.

- È un nome che mi è sempre piaciuto. Remigio... primo Ottobre?

- No, non sono più lì. Non so dove, ma mi hanno spostato. Si sa, ora non c'è pace per nessuno, figurarsi per i santi.

Bella persona, Remigio. Attento, ironico e gentile. Di quell'età che segna il passaggio alla stagione non più verde ma dai caldi colori autunnali.

giovedì 2 ottobre 2025

TRA I RICORDI (n.3) (Ridere... si dovrebbe!)

Ci siamo svegliati ridendo mio marito ed io, e non succedeva da tempo. Poi, il resto della giornata è andato avanti così, con leggerezza.

Bisognerebbe cercare sempre un motivo per ridere, pure se certi pensieri vagano per la mente, siamo in ansia o c'è qualche timore. Perché la risata si prende cura di Noi.

E penso a tante battute, anche quando non avevamo voglia di farle né sentirle, poi ci siamo fatti coinvolgere e siamo stati meglio, perché è così, al contagio positivo non c'è freno o limite.

Ridere è terapia e prevenzione. È uno dei punti di forza per farcela in qualsiasi momento di difficoltà.

Tre sono i punti di forza e unica la conseguente certezza.

Ridere, avere fantasia e continuare a sognare.

La risata è senza tempo, la fantasia non ha età, e i sogni sono per sempre.

E mentre la giornata volge al termine fa bene ricordare quei momenti fatti anche solo di sorrisi, o accenni di risate e persino risate piene. 

Perché ridere fa bene, si sviluppano endorfine che nutrono il cervello che così si rigenera. E se Mente e Cuore sono insieme il benessere è totale.

Allora dicevamo...?

Ridere? Ma si!

... e che ve lo dico a fare?!

Facciamocela una bella risata,

ché tanto piangere non conviene.

La "risata" poi è una calamita. Attira e trattiene.


E questo, si... conviene!

mercoledì 1 ottobre 2025

TRA I RICORDI (n.2) (Pensavo)

Pensavo... a quanto pur triste, sia rigenerante una celebrazione funebre.

Nonostante il tema delicato tante volte ostico pure per Noi, soprattutto per Noi.

La Morte, naturale come venire al mondo, perché Vita, uguale.

Poi si tratta di punti di vista, tipo di relazione e quant'altro, non ultimo la Fede, andare oltre ciò che si vede e la fisicità.

La Vita e la Morte sono le due facce di una stessa medaglia, apparentemente l'una nega l'altra, ma in fondo danno un "senso" l'una all'altra e viceversa. 

Entrambe sono un mistero, chiaramente percepito nel momento che una delle due prevale, portando all'immediata riflessione... " non c'ero prima di nascere... non ci sarò dopo la morte". E da questo logico pensiero sicuramente nasce la paura della morte, perché il "prima" porta alla concretezza, alla fisicità... il "dopo" porta al buio perché nessuno sa.

Chi ha fede comunque riesce a dare a se stesso una risposta, Chi credente non è, qualche difficoltà l'incontra, però...

È ché siamo ben piantati a terra, sottoposti spesso a venti contrari, ma per fortuna con lo sguardo al Cielo.

Presenti sempre a Noi stessi, ma proprio per questo consapevoli di un "condizionale".

Lo dico da sempre,  giusto per evitare sorprese, e mettermi al sicuro.

"Al sicuro"... sorrido al solo pensiero.  

Pensandoci... dovrei fare, vorrei pubblicare ancora, e tanto altro.

Da oggi non sarà solo un pensiero.

Per evitare sorprese  lo continuo a mettermi al sicuro.